Il 12 Ottobre ospite alla VI edizione di Passeggiate d’autore

Ringrazio l’organizzazione,  arrivederci al 12 Ottobre prossimo!!!

toscana libri

I secoli di Siena. È racchiusa in questo titolo la sesta edizione di Passeggiate d’Autore, il format ideato dal portale Toscanalibri.it, a cura dell’assessorato al turismo del Comune di Siena per la direzione artistica di Luigi Oliveto, in programma da febbraio 2019 a febbraio 2020. Si intende così partire dalle origini della città per giungere fino all’Ottocento e questo verrà fatto visitando luoghi; focalizzando temi legati a particolari momenti, figure di spicco, istituzioni della storia della città; arricchendo queste storie con la suggestione di immagini, letture, performance artistiche. VI edizione realizzata con la collaborazione di Banca Monte dei Paschi di Siena.

passeggiate d'autore 6 edizione

Il format – Le Passeggiate d’Autore sono nate allo scopo di offrire a turisti e residenti una scoperta (e riscoperta) di Siena al di là dei consueti itinerari e con un approccio che della città facesse percepire anche il sentimento, le emozioni, la cultura racchiusi nella sua storia e testimoniati da un insieme di aspetti (struttura urbanistica, arte, tradizioni, personaggi, letteratura). È così che, in cinque anni, le “passeggiate” hanno percorso una Siena inconsueta, talvolta meno nota. Una città da apprezzare non solo nelle sue evidenze, ma anche in ciò che ne costituisce l’anima. Un racconto che, grazie alle guide speciali che lo hanno condotto (studiosi, letterati, artisti, scrittori, guide cittadine) è risultato essere, appunto, un racconto d’autore.

Sabato 12 ottobre, ore 15.00
Nel tempio della conoscenza, la Biblioteca degli Intronati
Sede della Biblioteca, via Della Sapienza 3
RAFFAELE ASCHERI, ANNALISA PEZZO e MASSIMILIANO BELLAVISTA
Nel 1932 fu il podestà Fabio Bargagli Petrucci ad attribuire alla Biblioteca comunale il nome di “Intronati” in ricordo dell’omonima accademia letteraria che dal 1722 al 1802 aveva occupato gli stessi locali della Sapienza. Ma le sue origini risalgono al 1758 e al lascito di circa tremila libri che l’arcidiacono Sallustio Bandini volle fare affinché l’Università fosse dotata di una biblioteca fino allora inesistente. Le volontà testamentarie del Bandini erano quanto mai precise: il fondo librario doveva essere destinato a un uso pubblico e il curatore della biblioteca sarebbe dovuto essere il suo allievo Giuseppe Ciaccheri. Grazie alle competenze e ai buoni uffici dello stesso Ciaccheri, il materiale librario (e non solo librario, ad esempio una collezione di disegni dei “primitivi” senesi) si arricchì presto di altri lasciti. Quello di Giovanni Sansedoni (1760), della figlia di Uberto Benvoglienti che donò manoscritti e carteggi del padre. Così come la Biblioteca si arricchì (1783) di molti manoscritti provenienti da conventi e compagnie laicali dopo la soppressione di questi da parte del granduca Pietro Leopoldo. Nell’Ottocento, a seguito delle alterne vicende politiche (governo degli occupanti francesi) la Biblioteca venne chiusa e riaperta solo nel 1812. Un’altra importante acquisizione avvenne nel 1886 con il lascito del librario ed editore Giuseppe Porri, ricco di manoscritti e opere a stampa di varie epoche. La Biblioteca degli Intronati conta attualmente 650.000 pezzi distribuiti in diciotto chilometri di scaffali. Vere rarità sono conservate nei suoi armadi. Alcuni incunaboli tra i quali Il Monte Santo di Dio (1477) Dante con i disegni di Sandro Botticelli (1481). I taccuini con i disegni architettonici di Francesco di Giorgio e Giuliano da Sangallo, lettere di santa Caterina, il breviario francescano senese (sec. XV) miniato da Sano di Pietro. Quasi ovvio che un siffatto tempio del sapere e del pensiero si trovi in via della Sapienza.

 

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