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Una bella giornata al MAB con gli studenti premiati per Leone X

PAPA LEONE X: una bellissima giornata inaugurale quella dello scorso 28 Dicembre con le scuole  medie, il ‘Leone Furioso’ e il Convegno su Leone X

il 1° dicembre di quest’anno 2021, cade il cinquecentenario della morte del primo Papa Medici della storia, Leone X che, per l’appunto, con Castellina in Chianti, ha un legame importantissimo.

L’associazione “Amici di Palazzo Bianciardi aps”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Castellina in Chianti e la collaborazione del Centro Commerciale Naturale Della Castellina, ha creato, intorno a questa storia straordinaria, un evento per animare il Paese per buona parte del mese di dicembre in previsione di diventare un appuntamento ricorrente dal prossimo anno.

Per tutto il periodo, a richiesta e su prenotazione, sarà possibile visitare la camera dove alloggiò Papa Leone X e la collezione privata a Palazzo Bianciardi.

I ristoratori di Castellina in Chianti proporranno Piatti e Menù rinascimentali in tutti i ristoranti ed il Museo Archeologico del Chianti resterà aperto da sabato 4 a mercoledì 8 Dicembre. Sono coinvolti gli esercizi commerciali del Centro Storico di Castellina in Chiantic che parteciperanno all’iniziativa.

Il Pomeriggio ha visto la premiazione del Concorso, destinato agli studenti delle scuole medie, sulla figura di Leone X. I risultati sono stati sorprendenti. Tema del contest ideato dal Responsabile tecnico del MAB Massimiliano Bellavista, era la riattualizzazione della figura di questo personaggio storico così controverso, utilizzando disegni e opere tridimensionali.

Gli studenti dalla scuola Scuola Media Renato Fucini di Monteroni d’Arbia, ben 75 studenti delle classi terze sezioni A B C guidati dalle docenti Professoresse Chiara Tambani e Daniela Maggipinto, hanno presentato degli elaborati di grandi interesse.

Durante la cerimonia di premiazione alla presenza di una loro delegazione, tenutasi presso il MAB, Gaia Bastreghi, Responsabile del MAB e l’Assessore alla Cultura del Comune di Castellina in Chianti Dottoressa Viviani hanno evidenziato il valore delle opere, che forniscono una rilettura curiosa e originale non solo del profilo di Leone X ma anche degli oggetti e dei simboli tipici della vita di un Papa del Rinascimento. Significative al riguardo le opere tridimensionali che reinterpretano le reliquie, di cui il MAB è molto ricco, e quelle che, con l’uso di mascherine cucite e colorate, hanno fedelmente riprodotto la mozzetta e la papalina di Leone X. È seguito un rinfresco offerto dal MAB per gli studenti, gli insegnanti e le loro famiglie.

Le opere degli studenti vincitori saranno a disposizione dei visitatori durante tutta la durata della manifestazione.

A seguire, presso la Casa dei progetti, si è letto il ‘Leone Furioso’, opera semiseria di Massimiliano Bellavista stampata con il patrocinio del Comune di Castellina in Chianti, con lo scopo di raccontare in chiave romanzata ma fedele il soggiorno di Papa Leone x a Castellina.

Il convegno di apertura sulla figura di Leone Xmoderato da Gaia Bastreghi, Responsabile progetto MAB-Presidente Associazione Amici Palazzo Bianciardi ha poi cercato, grazie ai relatori, di contestualizzare storicamente la figura di Leone X ma anche la profondità e vastità dei suoi interessi, con un approfondimento sulla figura di Leone l’Africano, al secolo al-Ḥasan ibn Muḥammad al-Wazzan al-Fāṣī, insigne geografo ed esploratore berbero, catturato nel 1518 da corsari vicino all’isola di Creta. Fu portato a Roma e inizialmente imprigionato a Castel Sant’Angelo. Poco tempo dopo Papa Leone X, impressionato dal suo sapere e dalla sua cultura lo accolse con grande calore e interesse e presto egli divenne un preziosissimo amico e collaboratore del Pontefice, capace di soddisfare la sua sete di conoscenza e indirizzare la sua politica riguardo a quel mondo arabo e africano di cui allora così poco si sapeva e che al più era percepito solo come una minaccia.

Vista la partecipazione e l’interesse suscitato dalla prima giornata questo non può che essere un buon auspicio per i prossimi eventi in calendario, che continueranno fino al 12 Dicembre.

PROGRAMMA DELLE PROSSIME GIORNATE:

Weekend dell’Immacolata 3-4 e 5 dicembre

Fett’unta e degustazione d’olio nuovo a cura dei Ristoratori del Centro Storico

Sabato 11 dicembre al Circolo Italia

Ore 19.00 Apericena Solidale organizzato dal Gruppo Fratres Donatori di Sangue

Domenica 12 dicembre

Ore 18.00 Concerto della Società Filarmonica di Castellina in Chianti

Informazioni e prenotazioni: Ufficio Turistico di Castellina in Chianti 0577741392 oppure: MAB – Museo Archivio Bianciardi  www.mab-it.org

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Seconda edizione del Concorso della Città di San Giovanni Valdarno “O’pport’unità”

Archiviata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, adesso conta quello che si fa tutti i giorni, quando i riflettori mediatici si attenuano.E’ proprio lì che si può fare la differenza. E quello che ha fatto e fa la Consulta per le Pari Opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale è veramente un gesto importante. Già l’anno scorso ne è uscito un evento molto seguito e molto partecipato, e quest’anno si replica. Lieto e onorato di sostenere il progetto!

Seconda edizione del Concorso della Città di San Giovanni Valdarno “O’pport’unità”. Per l’anno 2021 sarà possibile partecipare anche con opere figurative: disegno, pittura, fumetto e fotografia. Il tema del concorso è la “LIBERTÁ”.
La scadenza per l’invio delle opere è fissata al 31 gennaio 2022 esse potranno pervenire a partire
dalla data del 25 novembre p.v. Tutte le informazioni ed i moduli per partecipare sono pubblicati
sulla pagina dedicata: https://www.comunesgv.it/consulta-comunale-pari-opportunita/
Il progetto è in collaborazione con Pro Loco Sgv, Associazione Liberarte, Comitato 8 marzo-
25novembre, Setteponti Edizioni.

Qui trovate Bando, Regolamento e Modulo di Partecipazione

Il giorno 26 novembre 2021 presso Palomar – Casa Della Cultura di San Giovanni Valdarno alle ore 17.30 si svolgerà l’incontro LA VIOLENZA NDELLA PANDEMIA in collaborazione con Associazione Pronto Donna di Arezzo. Dopo i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale, interverranno:
Avv. Piera Santoro Vicepresidente CAV Associazione Pronto Donna Arezzo, Dott.ssa Elisa Serafini
Direttrice CAV Associazione Pronto Donna Arezzo, Dott.ssa Laura Del Veneziano psicologa e
Presidente della Consulta Pari Opportunità di SGV, Dott.ssa Francesca Salvini psicologa e
psicoterapeuta, Vicepresidente della Cooperativa LiberaMente Onlus – CAV Pavia (in videocall).
Modera Laura Occhini docente dell’Università di Siena.

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Leone X in scena al MAB per le prossime 2 settimane

(Voglio ringraziare personalmente gli studenti e le Prof. Chiara Tambani e Daniela Maggipinto (e ovviamente la Dirigente Maria Donata Tardio) della Scuola Media Renato Fucini di Monteroni d’Arbia, Scuola vincitrice del concorso ‘Leone X‘, per il fantastico lavoro svolto sulla reinterpretazione e la riattualizzazione di questo complesso personaggio storico).

PAPA LEONE X celebrazione del cinquecentenario della morte

Da domenica 28 novembre a domenica 12 dicembre a Castellina in Chianti con il Patrocinio del Comune di Castellina in Chianti

il 1° dicembre di quest’anno 2021, cade il cinquecentenario della morte del primo Papa Medici della storia, Leone X che, per l’appunto, con Castellina in Chianti, ha un legame importantissimo. Alla presenza del Presidente Eugenio Giani la manifestazione sarà inaugurata Domenica 28 Novembre.

Questo Papa, in uno storico spostamento da Roma a Firenze nel novembre del 1515, prima di entrare trionfalmente a Firenze, soggiornò, con tutta la sua variopinta corte, a Castellina in Chianti dove fu ospitato a Palazzo Bianciardi e, in segno di gratitudine (e a futura memoria di un evento tanto straordinario), lasciò che il Palazzo si fregiasse del suo stemma.

Papa Leone X, al secolo Giovanni di Lorenzo de’ Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 – Roma, 1º dicembre 1521), è stato Papa dal 1513 alla sua morte. Amante del bello, portò alla Corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Figura controversa, giocò un ruolo fondamentale nell’Europa del tempo. Fu capace di riportare al potere i Medici a Firenze dopo lunghi anni di esilio; durante il suo papato a causa della vicenda della vendita delle indulgenze a pellegrini e fedeli nacque la scintilla che mosse il monaco agostiniano Martin Lutero a criticare tale commercio dando di fatto inizio alla Riforma protestante.

L’associazione “Amici di Palazzo Bianciardi aps”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Castellina in Chianti e la collaborazione del Centro Commerciale Naturale Della Castellina, ha creato, intorno a questa storia straordinaria, un evento per animare il Paese per buona parte del mese di dicembre in previsione di diventare un appuntamento ricorrente dal prossimo anno. Durante l’evento sarà dibattuta la figura di Leone X e il suo influsso sul territorio. Gli studenti delle scuole medie convolte nel Premio ‘Leone X’, indetto in concomitanza con la manifestazione, si sono invece occupati di riattualizzare e interpretare la sua figura e gli oggetti e i simboli tipici della vita di un Papa del Rinascimento in chiave moderna tramite opere artistiche e installazioni tridimensionali. Le opere degli studenti vincitori saranno a disposizione dei visitatori durante tutta la durata della manifestazione.

Per tutto il periodo, a richiesta e su prenotazione, sarà possibile visitare la camera dove alloggiò Papa Leone X e la collezione privata a Palazzo Bianciardi.

I ristoratori di Castellina in Chianti proporranno Piatti e Menù rinascimentali in tutti i ristoranti ed il Museo Archeologico del Chianti resterà aperto da sabato 4 a mercoledì 8 Dicembre. Sono coinvolti gli esercizi commerciali del Centro Storico di Castellina in Chiantic che parteciperanno all’iniziativa.

PROGRAMMA:

Domenica 28 novembre alla Casa dei Progetti

Ore 16.00

Premiazione della Scuola vincitrice del concorso: “Cinquecentenario della morte di LEONE X”, Scuola Media Renato Fucini di Monteroni d’Arbia alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Castellina in Chianti Dottoressa Viviani.

Lettura del racconto ‘ Il Leone Furioso’.

Ore 18.00

Convegno di apertura sulla figura di Leone X: moderano Gaia Bastreghi Bianciardi, Responsabile progetto MAB-Presidente Associazione Amici Palazzo Bianciardi, Massimiliano BellavistaCoordinatore tecnico e organizzativo del progetto MAB.

Interviene il Presidente della Regione Toscana Giani.

Weekend dell’Immacolata 3-4 e 5 dicembre

Fett’unta e degustazione d’olio nuovo a cura dei Ristoratori del Centro Storico

Sabato 11 dicembre al Circolo Italia

Ore 19.00 Apericena Solidale organizzato dal Gruppo Fratres Donatori di Sangue

Domenica 12 dicembre

Ore 18.00 Concerto della Società Filarmonica di Castellina in Chianti

Informazioni e prenotazioni: Ufficio Turistico di Castellina in Chianti 0577741392 oppure: MAB – Museo Archivio Bianciardi  www.mab-it.org

Vie Brevi, un lancio riuscito. Ecco il regolamento

Ringrazio tutti gli ospiti del Festival, Massimo Arcangeli, Diego De Palma per la bellissima riuscita e l’eco che Vie Brevi sta avendo

https://www.lanazione.it/siena/cronaca/per-vie-brevi-vincono-studentesse-senesi-1.7025054

kkkk

A Firenze si respira un’aria nuova…

Le vie brevi della letteratura del futuro: nasce il Premio Letterario “Per vie brevi”

Firenze, 15 novembre 2021

Una nuova piattaforma nazionale a disposizione di giovani, scuole e studenti per la valorizzazione della espressione letteraria giovanile e la promozione delle forme narrative brevi. Durante “Parole in Cammino – Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia – Visioni. Dante, la Notte della lingua italiana, i nuovi linguaggi”, che si è concluso Sabato 13 Novembre si sono svolte le premiazioni delle vincitrici del contest lanciato ad Ottobre nell’edizione senese di “Parole in Cammino 2021” e che ha posto le basi per la creazione del nuovo premio nazionale ‘PER VIE BREVI 2022’

Il Festival, prima edizione Fiorentina che ha ospitato la consegna dei Premi Visioni assegnati ad Antonio Scurati e a giovani talenti italiani nel campo dello studio e dell’imprenditoria digitale e sociale, ha visto una notevole presenza di giovani provenienti dalle scuole secondarie superiori italiane.

Vincitrici del Concorso “Per vie brevi 2021” tre brillanti studentesse.

Ludovica Fei e Margherita Rolla hanno utilizzato pienamente le potenzialità del racconto breve nel trattare in modo immediato e toccante un tema difficile che colpisce tanti giovani, quello dell’anoressia, sapendo dare al contempo un messaggio di ottimismo e speranza in questi tempi difficili.

Margherita Caramanico ha invece utilizzato il racconto breve per dipingere un viaggio interiore bellissimo che illustra le potenzialità della diversità  e quelle della scuola come fattore indispensabile di crescita dei ragazzi che si affacciano alla vita sociale e professionale  dopo quasi due anni di lock down.

A premiare le vincitrici Elisa Colella, Presidente della Rete Nazionale dei Licei Classici. La Dirigente ha sottolineato come “sia importante il supporto degli insegnanti e come sia importante andare oltre l’insegnamento, oltre la disciplina. I ragazzi vanno ascoltati e saputi guidare l’esigenza propria dei singoli ragazzi, più intima cercando di dar voce al loro sentimenti”.

A seguire è avvenuto il lancio del premio letterario nazionale “Per Vie Brevi”

Dopo cinque anni di lavoro con il progetto ‘Recensio’ in giro per l’Italia con classi, professori e studenti di tutte le età e indirizzi di studio il progetto ha avvicinato migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili.  Da questa esperienza, tuttora in corso, e da un’idea di Massimiliano Bellavista (thenakedpitcher.com) supportata da Diego Palma de “La Voce della Scuola Live”, nasce un concorso letterario nazionale, in collaborazione con l’associazione “La Parola che non muore”, unico nel suo genere: il premio “Per vie brevi”.

Per Vie brevi non è un concorso come gli altri, proprio perché in effetti NON è un concorso. Prima di tutto vuole essere un gioco e una porta di accesso messa a disposizione dei giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. Lo dimostra il suo regolamento (vedi sotto) che si legge in un attimo. Non premia un primo e non lascia indietro nessuno, valorizzando l’espressione di tutti.  Per Vie brevi non è un premio accademico ma nasce “dal basso”, cioè direttamente dal lavoro fatto nelle scuole con i giovani (e focalizzato sulla lettura) e dalle loro stesse richieste ed interessi, prima ancora che sulle tecniche di scrittura e dalla semplice constatazione che il migliore e più immediato modo di condividere una storia e di parlare di letteratura è rappresentato proprio dalla micro-narrazione. I racconti brevi sono un genere con cui tutti prima o poi si sono misurati (scrittori importanti e lettori appassionati), e per molti il genere ha rappresentato un ponte verso opere e letture ogni volta più ambiziose. Inoltre il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora in Italia un adeguato spazio editoriale.  

Per Vie Brevi, ancora, non è solo un premio letterario nazionale ma anche un premio itinerante, secondo un format che potrà realizzarne edizioni abbinate ai festival promossi in tutta Italia dall’Associazione ‘La parola che non muore’. Il premio è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni. Per maggiori informazioni scrivere a premio@perviebrevi.it.  Il regolamento del premio è disponibile sul sito www.thenakedpitcher.com e www.lavocedellascuolalive.it

Contatti: Segreteria organizzativa del premio tel. 3356148685

Questo è il semplice Regolamento del Premio

REGOLAMENTO 

Art. 1 Il Premio Letterario Per vie brevi è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni residenti.

La sezione è unica e riguarda i racconti brevi che non superino le 250 parole.

I premi sono costituiti rigorosamente da libri e dalla pubblicazione dei migliori racconti online, eventualmente in e-book e in pubblicazioni cartacee.

Art. 2 Si può partecipare al concorso con una o più opere. Non ci sono limiti. I racconti devono essere firmati e provvisti di un titolo. Saper dare un titolo a un breve è importante, spesso costituisce parte integrante del fascino di una micro-narrazione.

Art. 3 Non è prevista alcuna quota di partecipazione. 

Art. 4 Gli elaborati inediti devono essere inviati, in formato pdf allegata balla mail, a: premio@perviebrevi.it  firmati, quando possibile e pertinente comprensivi della indicazione della scuola di provenienza e del docente di riferimento. Nella stessa mail, inserire una breve dichiarazione da cui risulti: – la dichiarazione che il testo è inedito e la paternità dell’opera; – l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente (GDPR. Regolamento 679-2016); – l’indicazione precisa dei propri dati (nome, cognome, indirizzo completo di C.A.P., Comune e Provincia, telefono).

Art. 5 Una Giuria presieduta dagli organizzatori proff. Massimiliano Bellavista e Diego Palma e composta anche da personalità del mondo della cultura, insegnanti e studenti, esaminerà le opere e selezionerà quelle più meritevoli.  Non ci saranno anacronistiche classifiche e quindi nessun vincitore assoluto, ma solo una selezione di autori premiati

Art. 6 Il giudizio della Giuria è insindacabile e inappellabile. 

Art. 7 La scadenza del Concorso è prevista per il 28-02-2022; per l’invio delle opere farà fede la notifica della mail.

Art. 8 La cerimonia di premiazione si svolgerà con le modalità e durante gli eventi che saranno tempestivamente segnalate ai vincitori dall’organizzazione. Una eventuale variazione della data ufficiale di premiazione verrà tempestivamente comunicata agli autori finalisti. 

Art. 9 Il ritiro del premio deve avvenire in presenza, perché gli autori selezionati saranno chiamati di volta in volta a condividere, leggere e commentare le proprie opere, e non semplicemente a ricevere un riconoscimento.  Per Vie Brevi prima ancora che un premio, è un gioco, e per giocare occorre interagire

Art. 10 Ai sensi della normativa vigente sulla tutela dei dati personali (Regolamento (Ue) 2016/679), il trattamento degli stessi, cui si garantisce la massima riservatezza, è effettuato esclusivamente ai fini inerenti il Concorso cui si partecipa; tali dati non verranno comunicati o diffusi a terzi a qualsiasi titolo. 

Art. 11 La partecipazione al concorso implica la completa accettazione del relativo regolamento. La mancata osservanza di una sola delle clausole del bando comporterà l’automatica esclusione.

Art. 12 Il contenuto delle opere è assolutamente libero, purché si tratti di un racconto breve: chiaramente la libertà dell’autore finisce dove la stessa danneggi la libertà, l’onorabilità e la reputazione altrui. Per fare buona letteratura occorre costruire e non distruggere, mirare al bello e non alla bassezza.  Le parole usate devono ispirare altri giovani, suscitare emozioni, includere e non escludere.

Art. 13 Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali casi di plagio, che saranno eventualmente risolti in sedi e con mezzi estranei al concorso stesso.

Una nuova opportunità: parte il premio nazionale PER VIE BREVI 2021/2022

Sono molto felice: dal 13 Novembre parte il più grande premio per i racconti brevi in Italia. Uno spazio grande e tutto nuovo per i giovani tra i 13 e i 20 anni di tutte le scuole (e non)

Cinque anni di lavoro con il progetto ‘Recensio’ in giro per l’Italia con classi, professori e studenti di tutte le età e indirizzi di studio hanno avvicinato migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili.  Da questa esperienza, tuttora in corso, e da un’idea di Massimiliano Bellavista (thenakedpitcher.com) e Diego Palma de “La Voce della Scuola Live”, nasce un concorso letterario nazionale, in collaborazione con l’associazione “La Parola che non muore”, unico nel suo genere: il premio “Per vie brevi”.

Il nuovo concept di premio letterario sarà presentato a Firenze, sabato 13 novembre, alla Fondazione Zeffirelli, nella serata conclusiva di ‘Parole in cammino – Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia’ (in programma dall’11 al 13 novembre). Alla serata interverranno tra gli altri Antonio Scurati, Barbara De Rossi e Lorenzo Andreaggi.

Per Vie brevi non è un concorso come gli altri. Prima di tutto vuole essere un gioco e una porta di accesso messa a disposizione dei giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura.  Per Vie brevi non è un premio accademico ma nasce “dal basso”, cioè direttamente dal lavoro fatto nelle scuole con i giovani (e focalizzato sulla lettura) e dalle loro stesse richieste ed interessi, prima ancora che sulle tecniche di scrittura e dalla semplice constatazione che il migliore e più immediato modo di condividere una storia e di parlare di letteratura è rappresentato proprio dalla micro-narrazione. I racconti brevi sono un genere con cui tutti prima o poi si sono misurati (scrittori importanti e lettori appassionati), e per molti il genere ha rappresentato un ponte verso opere e letture ogni volta più ambiziose. Inoltre il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora in Italia un adeguato spazio editoriale.  

Per Vie Brevi, ancora, non è solo un premio letterario nazionale ma anche un premio itinerante, secondo un format che potrà realizzarne edizioni abbinate ai festival promossi in tutta Italia dall’Associazione ‘La parola che non muore’. Il premio è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni. Per maggiori informazioni scrivere a premio@perviebrevi.it.  Il regolamento del premio è disponibile sul sito www.thenakedpitcher.com e www.lavocedellascuolalive.it

Contatti: Segreteria organizzativa del premio tel. 3356148685

Festival di Firenze: il 13 sera con Scurati alla Fondazione Zeffirelli premieremo i ragazzi di ‘Per vie Brevi’

Dopo la premiazione dei finalisti di Siena dello scorso Ottobre, ecco adesso il super finale a Firenze. Ne abbiamo fatta di strada! I Ragazzi premiati saranno due, o meglio due i racconti: un primo premio assoluto e un premio speciale della Giuria. In quella sede riguardo al Premio sui racconti brevi faremo un annuncio davvero speciale!!!! Ci saranno Barbara De Rossi e Antonio Scurati. Siete i benvenuti

(PS Saremo alla Fondazione Zeffirelli, nella Sala della Musica. Sono rimasti pochissimi posti che finiranno sicuramente entro questa settimana)

La scuola secondo D’Errico. Una recensione

Il ritratto di una scuola
ostaggio di sé stessa
e della società contemporanea
D’Errico e i problemi didattici
in un saggio per Armando
di Massimiliano Bellavista
I problemi della nostra scuola sono sotto gli occhi di tutti. La Dad (Didattica a distanza) e la pandemia non hanno fatto che estremizzarli, ma la scuola italiana ansimava ancor prima che fosse costretta a correre dall’emergenza. Studenti stressati e demotivati, politici ignoranti e disorientati, famiglie indifferenti e poco informate, insegnanti scarsamente aggiornati e soprattutto delegittimati (mentre in Giappone i docenti sono gli unici a non doversi inchinare dinanzi all’imperatore).
Il punto di vista di Stefano d’Errico, autore de La scuola rapita. Il Covid e la Dad. Il disastro educativo italiano (Armando editore, pp. 630, € 25,00) è chiaro ed è esattamente sovrapponibile a quello che fu di Italo Calvino: «Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere».
C’è da chiedersi come si sia arrivati a questo punto, e l’autore risponde puntualmente, con argomentazioni fin troppo dettagliate. Si tratta di più di 600 pagine che consentono di attraversare con rinnovata consapevolezza oltre sessanta anni di storia italiana dalle riforme degli anni Sessanta e Settanta fino alle conseguenze dei recenti tsunami riformistici (autonomia scolastica, riforme Moratti e Gelmini, legge sulla Buona scuola e via discorrendo).
Leggendo le pagine di questo notevole volume, la sintesi che si può trarre è che valga la ben nota metafora della rana bollita: vale a dire che una rana messa nell’acqua già calda scapperebbe, ma una che va in pentola con l’acqua fredda, tende a non accorgersi che essa si scalda a poco a poco. Fuor di metafora è quello che dice Pino Aprile nella sua Introduzione: «Ogni dettaglio è premessa di un maggior danno, tanto da dare senso compiuto al titolo: la demolizione della nostra scuola, già una delle migliori del mondo, non può esser conseguenza episodica di troppi incapaci, presuntuosi e ignoranti al vertice del ministero che la guida, ma l’esecuzione di un progetto, di cui quella sequenza di guastatori è solo uno dei meri esecutori».

Più cinese e meno greco
Il problema fondamentale è che oggigiorno la scuola odia sé stessa, e a scorrere le pagine di questo interessante volume, sembra diventata una fucina di idee bislacche e contraddizioni. Eppure è anche la stessa scuola che proprio mentre si sta scrivendo questo articolo ha consentito a una persona come Giorgio Parisi di conquistare il premio Nobel per la fisica. «Un Paese “normale” può lasciare da circa 30 anni (ovvero da quando esistono standard di legge) almeno l’80% delle proprie scuole fuori norma rispetto ad elementari regole di sicurezza? Nei 5 anni che vanno dal 2014 al 2019, nelle scuole italiane s’è verificato in media un crollo ogni 4 giorni. Che senso aveva colpire con continue controriforme la miglior scuola elementare del mondo (così certificata dall’Ocse sino al 1990), facendola scendere al sesto posto? È plausibile un liceo scientifico senza il latino (creato dal 2010)? È “normale” proporre per il liceo classico la sostituzione del greco con il cinese?».
Molte domande quindi, ma anche tante risposte. Forse in questo senso i meriti maggiori del libro in questo senso sono due, di cui il primo, di gran lunga più importante, è senza dubbio quello di generare nel lettore una gran voglia di reagire a questo stato di cose. Reazione che, come si nota a più riprese, ha visto molto latitare diversi attori del sistema scolastico a cominciare dalle stesse organizzazioni sindacali. «La vexata quaestio della scuola italiana ha origine nell’impiegatizzazione degli insegnanti. La scuola, in violazione del dettato costituzionale che ne impone da sempre uno status autonomo (tanto che i docenti ancora non sono giuridicamente annoverabili fra i lavoratori subordinati), è divenuta una res grazie alle attenzioni “disinteressate” dei sindacati dei pubblici travet e del settore privato che, di concerto con Confindustria, “vati” ed accademici della formazione, mondo clericale, partiti operaisti e liberisti, l’hanno spersonalizzata facendone mero terreno di conquista».
Il secondo merito è quello di fare proposte concrete per uscire da questa situazione, dall’ultimo anno di scuola dell’infanzia obbligatorio, all’obbligo scolastico esteso fino a 19 anni. Su tutti i numerosi e ragionevoli punti elencati con dovizia di dati e argomentazioni a sostegno si può citare questo breve ma significativo passo: «11) Sostituzione del programma “Invalsi” con sistemi sia di autovalutazione, anche ad interscambio e verifica congiunta da parte delle Scuole dello stesso ordine e grado e con analogo tessuto sociale di riferimento, sia di verifica ispettiva triennale centrale e/o regionale relativamente al conseguimento degli obiettivi datisi dalle Scuole tramite il Ptof, al fine di potenziare gli interventi che hanno ottenuto buoni risultati e modificare o abbandonare gli interventi inefficaci. Sistemi di stimolo e valutazione legati alla tradizione metodologico-didattica del nostro Paese (anziché alla “consuetudine” anglo-sassone, Usa, finnica e scandinava); 12) Messa in sicurezza di tutti gli istituti italiani, ad oggi in regime di deroga, ed in regola per meno del 15%. Assicurazione professionale a carico della parte datoriale per tutti gli operatori scolastici».

Un problema fondamentale: quello delle infrastrutture
Perché citiamo il tema della sicurezza? Perché esso attraversa tutto il libro, segnalando come l’ultima chiamata per la scuola italiana sia senza alcun dubbio costituita da un profondo intervento sulle sue annose carenze infrastrutturali. Certo, emerge con evidenza anche l’esigenza di profondi cambiamenti ai processi di reclutamento e formazione degli insegnanti, di potenti investimenti sulle metodologie e competenze didattiche ma il potenziamento delle infrastrutture e dell’istruzione tecnica è fondamentale e il non essersene mai occupati con serietà e continuità è il principale atto di accusa che questo libro a nostro giudizio vuole lanciare: « O gli “scostamenti” di bilancio “consentiti” dalla Ue e dalla casta politica Ue-dipendente devono sempre essere solo per altri settori, riarmo e mercato delle armi compresi? Peraltro con la manovra presentata per il 2021 si arriverà ad uno scostamento pari almeno al 10,8%. Sanno in che condizioni: è l’edilizia scolastica in Italia? Hanno mai visitato un Istituto tecnico aereonautico alloggiato in un condominio con aule 4×4, dove il simulatore di volo l’hanno visto solo in fotografia? O una scuola media inferiore (uso all’uopo la dicitura del secolo scorso) alloggiata in container da 20 anni, piuttosto che una scuola dell’Infanzia sistemata nei garage di una palazzina le cui saracinesche si affacciano direttamente sulla strada? Lo sanno che devono ancora essere sostituite le scuole chiuse perché sotto le fondamenta le eco-mafie avevano sotterrato rifiuti speciali?». Impressionanti sono poi le considerazioni dell’autore sul continuo stillicidio di istituti chiusi e di aule perse perché l’incuria li rende de facto inutilizzabili.
Una parte consistente del volume è poi dedicata ai recenti avvenimenti pandemici e alla Dad, ma il tutto è trattato con oggettività e sobrietà, perché le problematiche aggiuntive di questi ultimi due anni non sono piovute dal cielo, ma fanno parte di un ciclo vizioso che parte da molto lontano e il libro aiuta a comprenderlo bene.
Un ultimo aspetto da segnalare, estremamente attuale e di cui non si parlerà mai abbastanza, è il fatto che il volume dedichi le sue pagine finali, quelle orientate al futuro, al necessario coinvolgimento di famiglie e studenti. Questi ultimi sono spesso usati solo in maniera ‘decorativa’ dalla politica, quando di fatto proprio in questi ultimi tempi stanno dimostrando, nelle piazze, sui social e coi loro manifesti, una originalità e concretezza di proposte che farebbe molto bene alla scuola.
Come si vede una vastità di argomenti e temi che rende il libro consigliabile e utile anche come fonte documentale per ogni studente, insegnante o anche semplicemente per un cittadino che voglia essere consapevole di un settore così essenziale per il futuro di ogni Stato. A cominciare dal nostro.

Massimiliano Bellavista

(direfarescrivere, anno XVII, n. 190, novembre 2021)