In evidenza

Al Salone…

e così il 12 andiamo in scena . In realtà siamo già li da tre giorni. Ma domani si parla. I libri come sapete sono IN FUGA e LE PAROLE DI MATTEOTTI

Alle 15.00 un primo incontro presso lo Stand della Regione Toscana

Poi alle 15.30 si parlerà ancora de ‘Le parole di Matteotti’

Se volete organizzare presentazioni fate riferimento a info@keirion.com

ce ne saranno molte e due molto interessanti in Maggio e in Giugno. A presto per gli annunci…

In evidenza

Favente Deo, invidia repulsa

Mettiamola così. Ci sono libri, un numero piuttosto considerevole, che pur partendo da un interesse storico magari (e solo apparentemente) locale, nascondono al loro interno storie belle, forti, e che si leggono con grande piacere indipendentemente dal loro esatto luogo di ancoraggio. Ci dovrebbe essere il modo di pubblicizzarli di più. Dietro questi libri poi vi sono persone, e ne ho conosciute parecchie, che si dedicano alla storia e alla ricerca con una passione e una dedizione assoluta: ci dovrebbe essere anche qui il modo di valorizzarli di più.

E così capita per l’ultimo libro di Anzio Risi, e per la ‘sua’ Canino, comune in provincia di Viterbo dalla storia davvero peculiare. Anzio da anni dedica, articoli, ricerche e saggi al territorio della Provincia di Viterbo e questo suo ultimo ‘Favente Deo, invidia repulsa‘ -dieci storia di Canino è la dimostrazione plastica di quanto stavo appena dicendo: oltre al corredo di illustrazioni e fotografie davvero ricco. Invocazioni, misteri e scenari suggestivi si susseguono in queste pagine dove non si sa stabilire il confine esatto tra uomo, paesaggio e architettura, tra storia, invenzione e leggenda, quasi che tutto da quelle parti sia fatto della stessa sostanza indefinita , un po’ carne e un po’ pietra, insensibile al tempo che passa.

In questa chiesa di S, Andrea (…) vi furono trovati dentro due vasi murati, uno di legno, ed uno di terra. In quello di legno vi erano molte Sante Reliquie ed ossa e due pezzi di carne infilati, ed un cordone di seta bianca fresco che par fatto adesso, ed alcuni altri pezzetti di grasso, ed in quello di terra vi era una accetta di filato o bambage finissima tutta insanguinata…..‘ (Benedetto Zucchi 1630)

In evidenza

Rosselli, Matteotti e poi il Salone

C’è una bella rassegna in corso che si chiama ‘I Venerdì di Siena’. Appuntamenti di grande spessore e davvero ben organizzati da Francesco Ricci.

Carlo e Nello Rosselli. Amelia Rosselli e il suo rapporto con la scrittura e le parole. Dirà di sè ‘ io decidevo di esprimermi con maestà e furore anche se a volte le parole assumevano un contegno irrispettoso’.Un complesso ritratto di famiglia che attraversa la storia italiana cn fasi ed eventi più e meno noti di cui parleremo con Riccardo Nencini e Renzo Paris. Eretici e folli perchè alla ricerca del vero e più profondo senso della politica e della letteratura?

E poi il 6 invece si parlerà del ‘mio’ Matteotti con Raffaele Ascheri

e poi il 12 al Salone succederanno delle cose interessanti…

In evidenza

I premiati e i testi della Terza Edizione del premio ‘Per Vie Brevi’ (e il regolamento della quarta edizione che è già aperta)

Ebbene sì. Abbiamo letto racconti brevi di notevole effetto e anche qualche riuscita prova letteraria. E ci siamo commossi. Così abbiamo scommesso sul futuro (2024-2025) un’altra volta. Grazie in primis a Max Arcangeli e agli sponsor per averci creduto e per crederci ancora.

QUI SOTTO IL REGOLAMENTO 2024:

COMUNICATO STAMPA

A Firenze la bellezza del raccontare breve…

Le ‘vie brevi’ danno anche quest’anno risalto ai mezzi espressivi dei giovani studenti di tutta Italia: il Premio Letterario “Per vie brevi, giunto alla sua terza edizione, registra il record di partecipanti.

Dopo cinque anni di lavoro con il progetto ‘Recensio’ in giro per l’Italia con classi, professori e studenti di tutte le età e indirizzi di studio il progetto ha avvicinato migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili.  Da questa esperienza, tuttora in corso, e da un’idea di Massimiliano Bellavista (thenakedpitcher.com) supportata da Diego Palma de “La Voce della Scuola Live”, è nato nel 2022 un concorso letterario nazionale, in collaborazione con l’associazione “La Parola che non muore”, unico nel suo genere: il premio “Per vie brevi”.

Per Vie brevi non è un concorso come gli altri, proprio perché prima di tutto vuole essere un gioco e una porta di accesso messa a disposizione dei giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. È fondamentale spingere gli studenti a credere nella potenza e nella bellezza dei propri mezzi espressivi. Per Vie Brevi, ancora, non è solo un premio letterario nazionale ma anche un premio itinerante, secondo un format che potrà realizzarne edizioni abbinate ai festival promossi in tutta Italia dall’Associazione ‘La parola che non muore’. Il premio è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni.

 Vincitore di questa edizione è il racconto Apatia di Sabrina Caputo, studente dell ‘IS Alfonso Casanova’ (Napoli)autrice di una storia a tinte forti supportata da un linguaggio incisivo ed essenziale, un’esperienza umana che già dalla prima lettura scuote e non si dimentica facilmente.

Gli altri quattro vincitori, trattano anch’essi temi di grande impatto umano e in qualche modo tutti in vario modo legati alla difficoltà di comunicare il proprio difficile vissuto e le profonde emozioni che esso ha scatenato, a cominciare da Saya di Marta Manicone, del Liceo delle Scienze Umane Sigonio di Modena, che esplora con grande capacità tecnica il difficile e spesso violento rapporto con i demoni interiori.  Il racconto si è classificato al secondo posto a pari merito con Un puzzle di pezzi unici di Giulio Petrioli, del Liceo Scientifico Scienze Applicate ‘T. Sarrocchi’ di Siena, che affronta con molta delicatezza il tema dello sviluppo della propria personalità e del rapporto con gli altri. Pari merito al terzo posto anche altri due racconti molto interessanti, quali La Casa dei girasoli di Nives Confortola, studentessa del Liceo linguistico; I.I.S. “Alberti” di Bormio (SO), davvero originale nel modo di descrivere la condizione della vecchiaia e il bilancio di una vita, e Zitti tutti, di Sam Milone, dell’IS Alfonso Casanova di Napoli, che narra con grande incisività ed efficacia i contorni di un crudo e tragico contesto familiare.

Ieri 13 Aprile, nell’ultima giornata di un Festival ben riuscito e denso di interessanti e seguiti appuntamenti sia in presenza che in streaming, si è  svolta la premiazione del concorso alla presenza dei ragazzi premiati e delle loro famiglie e insegnanti in rappresentanza delle Scuole di appartenenza,  e si sino ufficialmente aperti i termini per l’invio dei racconti brevi per la quarta edizione del Premio. Per maggiori informazioni scrivere a premio@perviebrevi.it

I TESTI DEI VINCITORI

APATIA ( PRIMO CLASSIFICATO)

Questa è la storia di come sono morta.
Prima ero una ragazza spensierata, sempre col sorriso stampato in faccia, insomma, vomitevole.
Mio fratello era un malato terminale di cancro, ma a lui non è mai importato. Non si è mai fatto
mancare nulla dalla vita nonostante la malattia lo stesse consumando dall’interno.
Era un uomo forte, l’unica persona che io avrei mai potuto realmente amare. Finché il 21 settembre 2016, come dimenticarlo, morì.
Ricordo tutto confuso, sirene, luci, urla interrotte da singhiozzi disperati. Quella fu l’ultima volta,
l’ultimo giorno in cui sentii realmente un’emozione.
Il dolore mi penetrò nel cuore, rinchiudendolo in una morsa dolorosa e prendendo tutto quello che fino ad allora racchiudeva la mia essenza vitale, lasciando solo una cosa: il vuoto, l’apatia.
Non avevo bisogno di nessuno, non volevo quegli sguardi compassionevoli addosso, non volevo una parola di conforto. Volevo solo il silenzio.
Mi sono resa conto di aver scelto la strada più facile spegnendo i sentimenti e non me ne pento. Alla fine non esistono cose giuste o sbagliate.
L’essere umano ha quella voglia irrefrenabile di dare un nome a tutto. Non provi nulla? Sei apatico.
Ti emozioni per qualsiasi cosa? Sei un sentimentalista. Insomma, non siete mai contenti di nulla.
La morte non è nulla quando ti senti morto dentro.
È quello che sono io adesso, un mucchio di carne e ossa privo di tutto, come un guscio vuoto.
Non mi resta che dirti addio, inutile ammasso di carta pieno di inchiostro.

SAYA ( SECONDO CLASSIFICATO)

Lei è lì che mi guarda, mi osserva.
Apro gli occhi, mi alzo e me la ritrovo davanti al letto, con un ghigno stampato sul volto. Non
apre mai la bocca, mi parla con gli occhi. La sua aria giudicante mi fa perdere la ragione.
“Perché mi guardi così? Cosa ho fatto stavolta”. Non risponde, non si muove. Non dice
niente, ma io capisco tutto.
E’ vestita di nero, indossa un cerchietto blu notte che le sposta i capelli dal volto. E’ senza
scarpe, i suoi piedi sono lividi. Fisicamente sembra una bambina, bassa ed esile, ma il suo
sguardo, quello no. I suoi occhi appartengono a una donna che nella vita ne ha viste molte.
Occhi di qualcuno che ha l’esperienza necessaria per poter permettersi di giudicare l’altro.
Così non me la prendo, non è cattiva, è fatta così.
Non conosco il suo nome, forse neanche lo possiede.
A volte la chiamo “Saya”, ma non si gira mai.
Vorrei sapere del perché faccia così, ma non credo mi sarà concesso.
Passiamo le giornate insieme, chiuse nella nostra stanza.
Le passo il vassoio, nella speranza che mangi qualcosa, ma lei no, si nutre del mio dolore; il
suo cibo sono le mie lacrime, la sua acqua le mie urla.
A volte provo a cantare qualcosa per vedere in lei un cambiamento d’espressione. Non un
sorriso, non un aggrottamento di sopracciglia.
Niente di niente. Il nulla.
I suoi occhi hanno lo scopo di ferirmi, giudicarmi, insultarmi.
E’ da quando sono qui che è con me, o forse no, non ricordo. In verità non so neanche
quanto tempo sia passato dal mio arrivo. Una settimana, o forse due?
Le chiedo se sta bene, le chiedo se ha fame, le chiedo se vuole parlare.
Passo le giornate a pensare ad un modo per farle comunicare qualcosa e più la osservo più
mi giudica.
Non parla, ma sento che mi sta insultando, so che cosa pensa di me.
Quel ghigno, quel maledetto ghigno dice più di molte parole. Il suo mutismo ferisce più di un
coltello.
Faccio davvero così schifo da non meritare nemmeno una conversazione?
Un “ciao” basterebbe.
Così urlo e piango. La stanza è piena di tanti piccoli soldatini di plastica, così quando le voci
iniziano, li prendo e glieli scaravento contro.
Qualche volta ho provato a sbattere la testa contro il muro per farle tacere, le voci, ma non è
servito. I muri sono troppo morbidi per lesionarmi. In effetti qui è tutto così ovattato, tutto
tranne loro. Non sempre ci sono, ma quando partono è difficile interromperle.
Ho provato a chiederele saya se le sente anche lei, col suo sguardo mi ha dato della matta.
Io non sono matta, sono solo sola.
Io, dall’indonesiano, Saya

UN PUZZLE DI PEZZI UNICI ( SECONDO CLASSIFICATO)

Luca si sentiva come un pezzo di puzzle mancante in quella scuola. Passava le giornate a cercare di scoprire come potesse trovare l’incastro giusto per non sentirsi sempre fuori posto e diventare parte di quel puzzle, ma ogni volta sembrava perdere solo tempo. La sua stessa identità gli sembrava qualcosa di indefinito e sfuggente.
Un giorno, durante una gita scolastica al museo con i suoi compagni, si soffermò davanti a un dipinto astratto, che rappresentava una figura umana frammentata in mille pezzi. L’artista aveva usato colori vivaci e forme geometriche per creare un’immagine che sembrava esplodere dalla tela.
Luca guardò a lungo quel dipinto, poi decise di fermarsi davanti a uno specchio e osservarsi
attentamente. Si guardò negli occhi, poi si focalizzò sulle sue mani e sul modo in cui si muovevano e infine su quei suoi bizzarri capelli ricci. Iniziò a chiedersi quali fossero le sue passioni, cosa lo facesse sentire vivo e felice e cosa lo rendesse diverso dagli altri.
Riflettendo su se stesso, iniziò a sentire uno strano senso di calma. Ad un tratto, non gli importava più di sentirsi un pezzo di puzzle mancante. Si rese conto che la sua identità era composta da mille sfaccettature e che lui non era solo un pezzo mancante, ma un puzzle di pezzi unici e speciali che aspettavano solo di essere messi insieme. E finalmente non si sentì più fuori posto.

LA CASA DEI GIRASOLI (TERZO CLASSIFICATO)

Diritto, rovescio, diritto, rovescio.
Sulla soglia di casa siede su un dondolo di legno, si spinge avanti e indietro…
Il vento che soffia già da giugno le accarezza le rugose gote. Corre, come un bambino, in
mezzo ai prati, smuovendo le spighe di grano al suo passaggio.
Si ricorda ancora di quando era una fanciulla.
Di quando anche lei, spensierata, correva nei prati libera con il vento che, capriccioso,
continuava a tirare il gomitolo di lana come se volesse tenerlo per sé.
Diritto, rovescio, diritto.
E intanto continua a tessere con i ferri una lunga coperta, iniziata da giovane e mai finita.
Pensa che forse, un giorno, riuscirà ad arrivare alla conclusione: continua a tessere, con le
sue stanche mani.
Rovescio, diritto, rovescio.
Come un girasole, che ha catturato la luce del giorno e di notte giace afflosciato e cascante,
così giace lei, sola, unica rimasta in un campo di fiori tutti appassiti.
La vecchiaia le ha portato via i migliori amici e, con sé, i dolori del ricordo.
Vede il bambino di vento tenderle la mano.
Diritto, rovescio, diritto…
Sospira, e realizza che la sua coperta rossa rimarrà senza fine per sempre.
Guarda indietro, per l’ultima volta, la casa dei girasoli, dove altri anziani come lei aspettano il
loro turno di volare.
Si appoggia al vento, stanca, e insieme si librano sopra il mare di vasti campi.
Tutti i fiori, prima o poi, verranno portati via dal vento…
E ora vola libero nel cielo,
il nostro girasole.

ZITTI TUTTI ( TERZO CLASSIFICATO)

Un sassolino, poi un altro e dopo poco un altro ancora. Mi ricorda quando li facevo saltellare sulle onde del mare. Ero felice, credo, ho scordato cosa si provasse ad esserlo. Ora sono sotto una montagna di questi sassolini, più grandi di quelli che lanciavo, ma NON MI INTERESSA. Non mi fa star bene e non mi fa star male, non mi interessa risalire, né rimanere qui. Mio padre non è mai stato molto presente durante la mia infanzia o la mia adolescenza, in realtà nemmeno una volta diventato adulto. Forse è per questo che al suo funerale non versai una lacrima. Mia madre mi stava vicino, ma l’immagine di me appisolato sulla panca della chiesa durante la funzione in occasione della sua morte rendeva esplicito il fatto che NON MI INTERESSAVA. Probabilmente era lei a necessitare che qualcuno le stesse vicino. Mio fratello, invece, non sopportava più la situazione, provò a parlarmi, ma io sentivo solo urla disperate in cerca di una mia reazione. Non capisco perché si dimenasse tanto… non ero felice, ma nemmeno triste. Meglio così, no? In fondo, i sentimenti distruggono l’uomo e di fatti lui ne era una vittima. “Sei un apatico di merda!”, queste le sue parole.
Ora per colpa sua sono qui a parlare con una sconosciuta che mi pone milioni di domande, le
manette gelate ai polsi, solo per aver posto fine a quelle grida fastidiose. Almeno lui sarebbe
contento di sapere che una reazione l’ho avuta eccome…

In evidenza

Parole in Cammino Firenze, Striscia la Notizia per non ‘ghostare’ la lingua italiana

…e chiuso con successo il Festival di Siena eccoci a Firenze. Tre cose importanti che forse meritano la vostra attenzione:

1- i primi ritorni di pubblico dopo le due presentazioni di Siena sul ‘mio’ Matteotti sembrano positivi. Il libro è uscito Venerdì e fornisce credo una punto di vista diverso sull’uomo inteso non solo come politico ma anche studioso, analista, amministratore e soprattutto comunicatore. Le parole di Matteotti meritano un po’ di sostegno visto che questo centenario pochi si sono presi la briga di ricordarlo come si deve e le celebrazioni languono. Con tutto che gli anniversari in generale il più delle volte servono a poco se non a tacitare la coscienza e a placare i sensi di colpa verso la cultura, forse non è questo il caso, dato che nelle antologie scolastiche in genere gli si dedicano non più di due righe. Dategli una possibilità perchè quello che abbiamo raccolto in questo breve ma intenso libro forse potrà farvi riflettere.

Se lo volete (buona lettura e prezzi modici) eccolo intanto qui: https://www.betti.it/product/le-parole-di-matteotti/; https://www.libreriauniversitaria.it/parole-matteotti-uomo-speciale-tempi/libro/9788875768652

Comunque adesso è in libreria, chi vivrà vedrà.

2. Il Festival di Firenze (11-13 Aprile, qui sotto allego il programma) parte sotto buonissimi auspici. Striscia si è occupata di noi con un bel servizio dedicato al Festival di Firenze e al lavoro che stiamo portando avanti sull’italiano dei giovani. E’ questa davvero una bella intuizione di Massimo Arcangeli e Venerdì ci abbiamo lavorato con lui stesso e con le classi terze e quarte del Liceo Classico ‘E.S. Piccolomini’ di Siena. L’idea di confrontarsi sulle parole dell’italiano giovanile e di quello colto funziona eccome. Non è facile coinvolgere più di cento giovani sui meccanismi del linguaggio e la cosa è andata così bene che poi il lavoro è continuato anche il giorno dopo nelle classi e su dibattutissime schermate di LIM. Ringrazio i docenti Elena Bozzi e Francesco Ricci per il lavoro fatto e per la loro attenzione che del resto da anni dimostrano per i progetti su lingua e lettura che via via presento. E ovviamente ringrazio tutti gli studenti che vi hanno preso parte!

TERZO E ULTIMO (SI FA PER DIRE) : sempre a Firenze (vedi programma) il 12 Aprile alle 1700 alle Oblate (Via dell’Oriuolo 24) presentiamo un libro che è una vera bomba per appassionati e non. Il Tour de France a Firenze 2024– Esce la settimana prossima e un’indiscrezione sulla copertina s’impone:

In evidenza

Parole in Cammino 2024. Siena, Grosseto e Firenze. Ecco il primo blocco di eventi su Siena per la prossima settimana

è stato indubbiamente un lavoro notevole, e ne è uscito un programma ricco come non mai. Poi a breve il programma di 11-12-13-e 14 Aprile a Firenze, con qualche notevole sorpresa

Quanto a me direttamente, si graviterà sui temi del ‘mio’ Matteotti e dintorni (‘Le parole di Matteotti’ che uscirà proprio la prossima settimana)

In evidenza

Per Vie Brevi 3 alle fasi finali: ecco i premiati. Poi si ricomincia subito …

è stato un grande successo di racconti per numero (dato comunque importante) ma soprattutto per qualità e ‘geografia’ dei partecipanti, che abbracciano veramente tutta Italia

Ecco in anteprima il comunicato stampa in corso di invio.

Il giorno 13 Aprile, data della premiazione,. si inizia subito con l’edizione nr 4 . Evviva i brevi e e soprattutto evviva i giovani studenti che hanno partecipato! ..e un ringraziamento sentitissimo ai molti e importanti promotori di questa iniziativa, a cominciare da Max Arcangeli e Diego Palma..

Dopo cinque anni di lavoro con il progetto ‘Recensio’ in giro per l’Italia con classi, professori e studenti di tutte le età e indirizzi di studio il progetto ha avvicinato migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili.  Da questa esperienza, tuttora in corso, e da un’idea di Massimiliano Bellavista (thenakedpitcher.com) supportata da Diego Palma de “La Voce della Scuola Live”, è nato nel 2022 un concorso letterario nazionale, in collaborazione con l’associazione “La Parola che non muore”, unico nel suo genere: il premio “Per vie brevi”.

Per Vie brevi non è un concorso come gli altri, proprio perché prima di tutto vuole essere un gioco e una porta di accesso messa a disposizione dei giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. È fondamentale spingere gli studenti a credere nella potenza e nella bellezza dei propri mezzi espressivi. Per Vie Brevi, ancora, non è solo un premio letterario nazionale ma anche un premio itinerante, secondo un format che potrà realizzarne edizioni abbinate ai festival promossi in tutta Italia dall’Associazione ‘La parola che non muore’. Il premio è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni.

I vincitori della Terza edizione saranno premiati il 13 Aprile a Firenze, durante il Festival dell’Italiano e della lingue d’Italia, presso la Biblioteca delle Oblate.  Vincitore di questa edizione è il racconto Apatia di Sabrina Caputo, studente dell ‘IS Alfonso Casanova’ (Napoli)autrice di una storia a tinte forti supportata da un linguaggio incisivo ed essenziale, un’esperienza umana che già dalla prima lettura scuote e non si dimentica facilmente.

Gli altri quattro vincitori, trattano anch’essi temi di grande impatto umano e in qualche modo tutti in vario modo legati alla difficoltà di comunicare il proprio difficile vissuto e le profonde emozioni che esso ha scatenato, a cominciare da Saya di Marta Manicone, del Liceo delle Scienze Umane Sigonio di Modena, che esplora con grande capacità tecnica il difficile e spesso violento rapporto con i demoni interiori.  Il racconto si è classificato al secondo posto a pari merito con Un puzzle di pezzi unici di Giulio Petrioli, del Liceo Scientifico Scienze Applicate ‘T. Sarrocchi’ di Siena, che affronta con molta delicatezza il tema dello sviluppo della propria personalità e del rapporto con gli altri. Pari merito al terzo posto anche altri due racconti molto interessanti, quali La Casa dei girasoli di Nives Confortola, studentessa del Liceo linguistico; I.I.S. “Alberti” di Bormio (SO), davvero originale nel modo di descrivere la condizione della vecchiaia e il bilancio di una vita, e Zitti tutti, di Sam Milone, dell’IS Alfonso Casanova di Napoli, che narra con grande incisività ed efficacia i contorni di un crudo e tragico contesto familiare.

In occasione della premiazione, il 13 Aprile p.v., e visto il notevole successo e apprezzamento registrato in tutta Italia dall’Edizione appena conclusa, saranno ufficialmente aperti i termini per l’invio dei racconti brevi per la quarta edizione del Premio. Per maggiori informazioni scrivere a premio@perviebrevi.it

Il regolamento del premio sarà a breve disponibile anche sul sito www.thenakedpitcher.com e www.lavocedellascuolalive.it

Contatti: Segreteria organizzativa del premio tel. 3356148685

In evidenza

Le parole non sono importanti? siamo sopraffatti dal loro peso

Le parole sono importanti e possono fare la differenza. L’abbiamo scoperto, anzi riscoperto, a Sant’Agata lo scorso 17 Novembre, sentendo le storie delle persone che sono intervenute alla presentazione di ‘ Parole dal fango’ e raccontando le nostre personali. L’alluvione ha fatto molto male a persone e cose, e ora pesa il silenzio e l’attesa che qualcosa accada, che arrivino aiuti sufficienti, che non si abbassi la guardia. La nostra al confronto è una goccia nel mare, ma intanto nei prossimi giorni daremo al Comune di Sant’Agata un primo contributo. Grazie dell’accoglienza che ci avete riservato il 17 Novembre. A chi può, chiediamo di sostenerci e acquistare il libro. https://www.betti.it/product/parole-dal-fango/

Le parole pesano: da quattro anni con questo ci sono un bellissimo concorso bandito di scrittura e arti figurative organizzato dalla Consulta Pari opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno e un evento, quanto mai importante e di tragica attualità, cui invito tutti a partecipare, nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. (partecipate al concorso e all’evento, del 25 Novembre p.v.)

ps

il 2 Dicembre Parole dal Fango e le tematiche ambientali a Firenze alle Oblate: le parole pesano, anche quelle sull’ambiente. Grazie per l’invito agli organizzatori

In evidenza

Ascoli, un bel successo e una grande soddisfazione per le ‘mie’ scuole

Il progetto di Costituzione scolastica alla Festa della Scuola (che nei 4 giorni di programmazione è andata benissimo) ha visto due scuole con cui ho avuto e ho il piacere di lavorare seconde e terze. Ci sono insegnanti molto capaci e dotati di grande sensibilità. Oltre ad un plauso a Max Arcangeli per aver tenuto a battesimo una iniziativa così carica di significati e di prospettive, un grazie da parte mia ad Elena Bozzi e Mirko Tondi per aver reso possibile la partecipazione dei rispettivi istituti. Ad Aldo Torchiaro de ‘Il Riformista’ un grazie per il bell’articolo. https://www.ilriformista.it/festa-della-scuola-studenti-e-docenti-per-una-costituzione-dello-studio-390870/

Questa la classifica completa

Costituzione scolastica

Primo classificato

Francesco Baffoni Maddalena Omicioli Matilde Menichetti Elena Cappannelli Chiara Allegrucci Lorenzo Franceschetti

IV liceo scientifico G. Mazzatinti di Gubbio

(Lucia Monacelli e Nicoletta Rampini e tre studenti)

Secondo classificato

I A Liceo Musicale Enea Silvio Piccolomini di Siena

Prof Elena Bozzi

Terzo classificato

I A Centro Formazione Professionale classe 2 Ampere Don Giulio Facibeni di Firenze

Prof. Paola Castorina

La scuola che vorrei

Primo classificato

Liceo classico, scientifico, linguistico IIS Leonardo da Vinci di Civitanova Marche

Secondo classificato

Liceo Ascoli Piceno

V G del Liceo Scienze Umane “Stabili Trebbiani” di Ascoli Piceno (Fabrizio Leone)

Terzo classificato

gli altri due gruppi partecipanti per il IV liceo scientifico G. Mazzatinti di Gubbio (per la realizzazione del video con l’hashtag:

Leonardo Fiorucci

Marco Minelli

Giorgia Rosini

Ioana Codrina Cuciureanu

Michele Panarelli; per la grafica dell’articolo sulla sicurezza stradale: Aurora Monteneri

Matilde Chierico

Caterina Urbani

Pietro VenerucciEdoardo Mancini)

In evidenza

La festa della scuola 2023. Programma definitivo

La Festa

della Scuola

Ascoli Piceno (26-29 ottobre 2023)

L’idea

Chissà quante volte ti sarà capitato di ascoltare discorsi che ti hanno lasciato insoddisfatto (perché chi parla non sempre conosce i problemi della scuola), di raccogliere le testimonianze di colleghi meno fortunati di te o di sottoscrivere appelli d’intellettuali per un ritorno alla cultura, all’istruzione, alla vera scuola. Chissà quante volte ti sarai indignato per una legge scritta male, per un provvedimento sbagliato, per un ordine illegittimo o ingiustificato da rispettare, per un’accusa infondata o per una responsabilità che non è tua, e quante volte avresti voluto gridare la tua insoddisfazione, avresti voluto che qualcuno ti capisse, ti rappresentasse, ti dicesse come stavano davvero le cose. Chissà quante volte hai scioperato, o hai sfilato sperando di far sentire la tua voce. Quasi sempre te ne sei andato deluso, perché eravate troppo pochi, o non eravate abbastanza, perché dai portoni, dalle finestre, dai balconi o dalle entrate dei negozi le persone ti guardavano senza capire il senso della tua protesta, quando avresti voluto dirgli che quella protesta era anche la loro. Chissà quante volte te la sei presa coi sindacati, perché non ti sentivi rappresentato, senza capire che anche i sindacati soffrono della tua stessa malattia, la mancanza di strategie, la sindrome da accerchiamento, l’isolamento. Chissà quante volte ti sei indignato per essere considerato un fannullone, un laureato che ruba uno stipendio che non merita, non lavora abbastanza, né a casa né a scuola, ha un sacco di privilegi, ha troppe vacanze e così via. Chissà quante volte ti sei indignato coi politici, che ti imponevano riforme sempre più stringenti, e ti chiedevano sempre di più, dandoti poco o niente in cambio, e quante volte te la sei presa col tuo dirigente, che ti accusava di non saper insegnare, di non sapere gestire le classi, di non lavorare abbastanza, o coi tuoi stessi colleghi, quelli che, anziché schierarsi dalla tua parte, ti lasciavano solo. Troppo spesso avresti voluto protestare, ma non l’hai fatto. Hai preferito startene buono, in disparte, per non avere problemi e non crearti nemici, senza accorgerti che più agivi così più il discredito, la rivalità e l’arroganza dei tuoi avversari crescevano.

Tutto questo soffre degli stessi mali: l’impotenza, la rassegnazione, la solitudine in cui è stata costretta (e si è costretta) la scuola.  Gli insegnanti hanno imparato a inviarsi mail, messaggi o appelli, si sono crogiolati nella dignità della loro professione, si sono compiaciuti per quanto erano bravi a raccontarsi la loro condizione, hanno solidarizzato e, tuttavia, hanno finito per autoescludersi e isolarsi e, senza rendersene conto, hanno accettato di dividersi in mille sottocategorie. Hanno accettato di farsi valutare e di autovalutarsi, pur sapendo che il loro parere non contava niente, e hanno imparato a pubblicizzare le loro scuole nascondendo la polvere (le tante magagne) sotto la cattedra, senza capire che, se fuori della scuola sono visti in un certo modo, è perché sono i primi a nascondere a se stessi la verità dicendosi che tutto va bene. Hanno considerato nemici i genitori dei loro alunni, accusandoli di non essere dei buoni educatori, dimenticando che i genitori sono a loro volta vittime di una società imbalsamata e, ultimamente, regredita. Hanno spesso considerato nemici i loro stessi studenti, li hanno accusati di non saper neppure protestare senza capire che questa scuola non insegna neanche a protestare perché non sa davvero ribellarsi. Hanno inviato i loro appelli ai politici, e hanno continuato a farlo anche quando si sono accorti che non erano in realtà interessati ai problemi della scuola e degli insegnanti. Pensavano di avere il diritto di protestare, convinti che, prima o poi, qualcuno li avrebbe sentiti, ma non si sono accorti che nessuno li ascoltava perché nessuno poteva sentirli. Alla fine sono rimasti da soli a raccontarsi tutto questo, a confondere la scuola con la loro categoria, a difendere i loro ragazzi e le loro ragazze dai disastri di un’istruzione sempre più avara di cultura e di risorse.

C’è sempre una venatura eroica, e al tempo stesso un po’ malinconica, nei discorsi degli insegnanti, come di chi abbia sperimentato tante volte il fallimento di un’idea inseguita per un’intera vita senza riuscire mai a realizzarla: insegnare. Se in anni di grandi trasformazioni, più subite che condivise, non sono mancati i richiami alla mobilitazione e alla protesta, e poi le manifestazioni e gli scioperi in difesa dell’istruzione e della scuola, i vari appelli sono purtroppo caduti ogni volta nel vuoto anche per l’impotenza di una categoria delusa, divisa, demotivata, inascoltata e, spesso, rassegnata alla sconfitta. Una soluzione a tutto questo è però stata sempre a portata di mano, davanti ai nostri occhi: anziché alimentare le divisioni è necessario unirsi e allearsi con chi abbia veramente a cuore la scuola, per rompere definitivamente il suo isolamento. Piuttosto che nascondersi la verità, come troppe volte è accaduto, è necessario far conoscere anche all’esterno ciò che succede nelle nostre scuole. Solo così si può pensare di raggiungere una piena consapevolezza di sé e di proiettarla in un disegno, in una visione del futuro. Soltanto quando avranno condiviso il loro lavoro con le famiglie degli alunni, perché conoscano a fondo il contesto in cui studiano i loro figli, e le reali condizioni in cui operano, gli insegnanti potranno chiedere e ottenere – quando necessario – il loro aiuto. L’isolamento si può spezzare solo con l’informazione e la trasmissione culturale, e lo si può fare attraverso la nascita di un movimento, aperto a tutti, che organizzi ogni anno un meeting sulla scuola pubblica,confeste, concerti, conferenze, dibattiti, mostre o concorsi, le testimonianze degli insegnanti, degli alunni e dei loro genitori, la presenza di intellettuali e scrittori e la partecipazione di lavoratori e persone comuni, così da creare una cassa di risonanza tanto potente da non poter essere ignorata.

La Voce della Scuola non vuole essere un movimento di protesta, non vuole sostituirsi ai sindacati o alle associazioni di categoria e non è neppure un’organizzazione di soli insegnanti. La Voce della Scuola è un movimento di persone che si uniscono per ridare senso e dignità (oltreché voce) all’istruzione pubblica, che hanno a cuore la scuola e vogliono cambiarla, che vogliono poter condizionare, con la forza dei numeri e delle idee, dell’entusiasmo e dell’impegno, le scelte politiche dei prossimi governi. La Voce della Scuola è ora anche una manifestazione culturale, aperta alla collaborazione di tutti: La Festa della Scuola.

Aderisci e diffondi la nostra idea, scrivendo a: redazione@lavocedellascuolalive.it

SEGUI il nostro canale web: www.vocedellascuola.it

SEGUI il nostro canale social : https://www.facebook.com/vocedellascuola

Massimo Arcangeli e Diego Palma

Ufficio Stampa: Massimiliano Bellavista

Il progetto

“La Scuola Secondo me”. Potrebbe essere il titolo di un libro, ed esprime nei fatti un desiderio recondito, un sogno, un obiettivo spesso coltivato da chi vive la scuola. Nasce da questa semplice frase “La festa della Scuola”, un evento culturale organizzato da Massimo Arcangeli, responsabile dell’associazione La Parola che non Muore, in collaborazione con l’associazione La Voce della Scuola di Diego Palma. La Festa della Scuola, aperta alla partecipazione di tutti (www.lafestadellascuola.it), si svolgerà anche quest’anno – dal 26 al 29 ottobre – ad Ascoli Piceno. Vi chiediamo di partecipare. Sarà una preziosa occasione per poterci conoscere, per poterci confrontare, per poter immaginare e progettare insieme la scuola di domani. Il titolo che abbiamo scelto per l’edizione di quest’anno è La scuola ieri, oggi e domani, e i temi al centro della manifestazione saranno genitori e figli, la memoria, la visione, l’inclusione. Fra gli altri argomenti che saranno affrontati nei quattro giorni del festival:

Reclutamento del personale insegnante e precariato

Lo stato dell’arte, il dossier sui concorsi e le possibili soluzioni per una selezione diversa dall’attuale e il riassorbimento del personale precario

Inclusione e sostegno

Strategie e nuovi percorsi di specializzazione per l’insegnamento agli studenti  diversamente abili (ipodotati e plusdotati), un abecedario del linguaggio inclusivo

La scuola elementare fra didattica, famiglia e territorio

Il ruolo delle famiglie in un contesto scolastico integrato, la ludodidattica, il contesto ambientale e le attività extrascolastiche

La violenza nelle scuole

Bullismo, cyberbullismo e moltiplicazione degli episodi di aggressione nei confronti degli insegnanti, lancio di un osservatorio nazionale sulla violenza in contesto scolastico

Il diritto alla crescita e alla cittadinanza

Competenze per l’insegnamento dell’educazione civica, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e lo sviluppo della personalità e la crescita culturale e sociale degli apprendenti, l’intelligenza artificiale, la didattica a distanza

All’evento prenderanno parte docenti, studenti, famiglie, gruppi di coordinamento e associazioni di categoria, sindacati, giornalisti e rappresentanti della politica. Il nostro principale obiettivo, perché la scuola esca dal suo isolamento, è di progettare lascuola di domani partendo dai problemi del presente, di lavorare tutti insieme per la ricostruzione di un sistema scolastico che valorizzi il lavoro degli insegnanti, che ne riconosca e ne salvaguardi la professionalità, che metta in primo piano i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Una scuola unilaterale, separata dalle vite dei giovani, ne favorisce la dispersione; una scuolache coinvolga attivamente gli studenti al fine di contribuire a migliorarla li richiama invece a sé, e quegli studenti così non si perderanno (né oggi, a scuola; né domani, all’università o nel mondo del lavoro). Solo così si può puntare seriamente a una scuola che, anziché essere considerata un costo, possa rappresentare per lo Stato italiano, come per qualunque nazione abbia a cuore l’istruzione, la formazione e l’educazione alla cittadinanza, il suo più grande investimento. Una scuola che riparta dalla cultura, il vero capitale da tutelare e incrementare

Per info e contatti: redazione@lavocedellascuolalive.it

PROGRAMMA

26 ottobre

Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione

Ore 14.30 Saluti istituzionali

Coordinano Massimo Arcangeli e Diego Palma

Ore 15.30

Massimo Arcangeli e Vincenzina Salvatore,Storia di un concorso

Con la partecipazione di Luca Palella

Ore 16.30 La scuola fra presente e futuro

Luca Malgioglio, Per una scuola “diversa”

Anna Angelucci, Insegnanti e studenti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo

Federico Sciocchetti, Un banco e venticinque cattedre

Coordina Massimiliano Bellavista

Ore 18.0o

Cesare Catà, La filosofia della felicità

Introduce Donatella Ferretti

***

Chiostro, Polo Sant’Agostino

Ore 16.oo

Una finestra sul mondo. Laboratorio di percussioni, canto corale, strumenti etnici

Musei Civici, Polo Sant’Agostino

Ore 16.00

Laboratorio artistico Galleria Licini

***

Sala dei Savi

Ore 17.30

Dinorec, Le epidemie al tempo dei dinosauri. Laboratorio per le scuole elementari

27 ottobre

Auditorium Cesare Cellini, Polo Sant’Agostino

Ore 9.00

Guido castelli, commissario straordinario per la ricostruzione nelle Marche, nell’Umbria, nel Lazio, nell’Abruzzo

Ore 9.30

Lucia Albano, sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, La digitalizzazione, la didattica a distanza (DAD) e l’educazione finanziaria

Ore 10.00

La politica al servizio della scuola. Tavola rotonda. Partecipano Carmela Ella Bucalo, Antonio Caso, Irene Manzi 

Modera Massimo Arcangeli

Ore 10.45

Per una scuola inclusiva. Tavola rotonda. Partecipano Ornella Cuzzupi (UGL), Giuseppe D’Aprile (UIL), Gerardo Fania (FEDAL), Daniela Rosano (ANIEF), Giacomo Vitale (ADESSO SCUOLA)

Modera Diego Palma

Ore 12.00

Per la scuola della Costituzione: educazione civica, inclusione e diritti umani. Anna Bartolini (CISL), Alice Beccari (Unione degli Studenti, UDS), Antonio Renga (FLC CGIL), Ezio Sinna (Associazione professionale disciplinare dei docenti di diritti ed economia politica, APIDGE)

Modera Diego Palma

***

Auditorium Cesare Cellini, Polo Sant’Agostino

Ore 14.30

Per una comunità educante. Criticità e proposte. Rosolino Cicero (presidente dell’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, ANCODIS), Doriana D’Elia (presidente del Comitato Nazionale Docenti Immobilizzati, CNDI), Angela Mancusi (presidente del Comitato Nazionale Docenti Vincolati, CNDV), Stefano Della Posta (coordinatore del gruppo dei docenti di ruolo ingabbiati di ogni ordine e grado); Lavinia D’Agata (presidente del Movimento Nazionale Idonei con Merito) Maria Luce Bianco (coordinatrice del Comitato ATA ex Covid Uniti per la Conferma)

Modera Diego Palma

Ore 15.30

Le discipline audiovisive: necessità di un riconoscimento. Antioco Floris (Università degli Studi di Cagliari), Enza Molinari (coordinatrice nazionale del comitato docenti per la classe di concorso A07), Manlio Piva (Università degli Studi di Padova)

Modera Massimo Arcangeli

Ore 16.30

Luca Campana, Cesare Pavese e la “consacrazione” della lingua

Introduce Donatella Ferretti

Ore 17.30

Franco Cardini, Insegnare la storia

Introduce Donatella Ferretti

Ore 18.30

La scuola che vorrei… Parlano gli allievi. Con la partecipazione dell’IIS Leonardo da Vinci di Civitanova Marche (coordinamento di Anna Maria Caldarola e Maria Stefania Silenzi)

Gli studenti partecipanti presenteranno, singolarmente o in gruppo: 1) i loro progetti per una scuola futura; i progetti potranno consistere in un video, in un podcast, in un semplice racconto, ecc.; 2) gli esiti di un contest, avviato il 30 settembre e rivolto alle scuole secondarie di primo e di secondo grado, consistente nella stesura di un breve testo (compreso fra i 100 e i 500 caratteri, spazi inclusi), sul modello dei principi fondamentali del dettato costituzionale, che enunci un principio da inserire in una futura Costituzione della Scuola italiana. Questa Costituzione risulterà alla fine strutturata in una serie di articoli numerati che esprimano il senso e il valore di una scuola in grado di rispondere ai bisogni della società, di tutelare i diritti delle persone, di lavorare per l’inclusione e i diritti e i doveri di una cittadinanza fondata sull’educazione civica, di combattere ogni forma di discriminazione, di progettare il futuro. La scadenza per l’invio dell’articolo “costituzionale” è fissata per il 22 ottobre (e-mail cui spedire il breve testo: redazione@lavocedellascuolalive.it)

***

Ore 16.00

Chiostro, Polo Sant’Agostino

Gli skizzati. Laboratorio di fumetto

***

Ore 16.00

Musei Civici, Polo Sant’Agostino

Laboratorio artistico Galleria Licini

28 ottobre

Teatro dei Filarmonici

Ore 9.00

Fabio Di Nicola, “PANOPLIA. Aspettando Semiramide”. Veggenti, streghe, dittatori…  artificiali

Ore 10.00

Franco Cardini, La questione jugoslava alla fine della Seconda Guerra Mondiale

Introduce Donatella Ferretti

***

Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione

Ore 15.00

Duccio Balestracci, Il calendario della Terra. La natura, le stagioni, i riti

Introduce Eleonora Tassoni

Ore 16.00

Danilo Casertano, Un asilo nel bosco. Scuole naturali e scuole sostenibili

Ore 17.00

Fabio Di Nicola, L’amore universale e il mito della Grande Madre. Un tempio nel cuore dell’Ascolano. Con la partecipazione di Lavinio Velenosi, di Giulio Schifi, Silvia Giovannozzi e della scuola di danza Lab22

***

Chiostro, Polo Sant’Agostino

Ore 16.00

Le streghe. Il percorso dei talenti (per bambini e genitori)

Ore 18.00

Sorridanzando. Musiche e danze etniche

***

Libreria Rinascita

Ore 18.30

Franco Faggiani, La manutenzione dei sensi

Introduce Massimo Arcangeli

***

Teatro dei Filarmonici

Ore 21.00

Mariano Laudisi, Le scuole della felicità

Rocco Dedda , La matematica della felicità

Trifone Gargano, La letteratura della felicità

Conduce Corrado Zunino (“la Repubblica”)

29 ottobre

Ore 9.00

Escursione per la città di Ascoli

Ore 11.00

Escursione al Tempio della Grande Madre

***

Chiostro, Polo Sant’Agostino

Ore 16.00

Ludoteca RIU. Laboratori creativi del riuso ed esperimenti scientifici

***

Musei Civici, Polo Sant’Agostino

Ore 16.00

Laboratorio artistico Galleria Licini

***

Teatro dei Filarmonici

Ore 17.00

Viviana Castelli, La plusdotazione e la scuola del futuro

Premio speciale Visioni all’eccellenza italiana all’estero (Marco Velenosi; premia Fabio Di Nicola). Premio speciale Visioni all’insegnante dell’anno (Monica Cardia; premia Mario Pittoni), allo studente dell’anno (Roberto Edoardo Perrotti; premia Viviana Castelli), al genitore dell’anno (Giada Vento; premia Diego Palma), al dirigente scolastico dell’anno (Elisa Colella, premia Cristina Costarelli), al divulgatore dell’anno (Simone Carotenuto, in arte Sim1workout; premia Massimo Arcangeli). Premio Luca Serianni. “Il segno verde” (Matteo Marchesini; premia Donatella Ferretti). Premiazioni agli studenti partecipanti al progetto La scuola che vorrei

Conduce Aldo Torchiaro (“Il Riformista”)

In evidenza

E …molte altre varie. Tra cui:

In giro per molti eventi interessanti

Comincio dal prossimo 20 Ottobre con un Calvino poco inflazionato e molto interessante presso il Comune di Siena assieme all’amico Trifone Gargano. Io vi farà riflettere (spero) sul Calvino cibernetico Lui vi farà divertire col il suo Calvino Pop( e quindi riflettere ancor di più perchè è proprio bravo). Grazie a Francesco Ricci, splendido ‘padrone di casa’ per aver creduto nell’idea

Poi si prosegue con Ascoli dal 26 al 29 Ottobre

Novembre e Dicembre a seguire…

In evidenza

Parole dal fango. Un libro con uno scopo

Lo so. Ogni libro esce (o dovrebbe uscire) con uno scopo. ma ‘Parole dal fango, 20 racconti per Sant’Agata’ è una raccolta di venti tra i migliori e più apprezzati autori di racconti brevi davvero speciale e ambiziosa nel fine che si propone di raggiungere. Sta per uscire ( in settembre) una pregevole raccolta di inediti, frutto di un lavoro partito subito all’indomani della catastrofica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Leggendola aiuterete questi racconti a realizzare due piccoli miracoli, se considerate che sono fatti solo di parole: regalarvi una piacevole e varia lettura e aiutare a far risorgere, con il ricavato delle vendite, la  Biblioteca Comunale “Loris Ricci Garotti” di Sant’Agata sul Santerno, pesantemente colpita dall’alluvione, specialmente nella sua ricca sezione dedicata all’infanzia e ai giovani.

Sabato presentiamo il progetto, che ci ha impegnato nei mesi di Luglio e Agosto.

In evidenza

Olimpia ( e gli altri). Libro uscito, dal 15 si presenta (e si suona)

E’ un libro da leggere. Ma anche da suonare. E da guardare.

L’appuntamento è in programma sabato 15 luglio, a partire dalle ore 18, con un’iniziativa fra storia, musica e cultura organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Bianciardi aps in compartecipazione con il Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana, e con il contributo dell’amministrazione comunale.

La serata prenderà il via alle ore 18 con la presentazione del libro “Storie di Donne, Strumenti e Musica” nello spazio espositivo “Sotto le Volte”, in via delle Volte a Castellina in Chianti

Una sorpresa attende i partecipanti.

In evidenza

Racconti per S.Agata sul Santerno

CON PIACERE PUBBLICO IL COMUNICATO STAMPA. AIUTATECI IN QUESTA INIZIATIVA IN CUI CREDIAMO MOLTO.

Il Comune di S.Agata sul Santerno è stato duramente colpito dall’alluvione dell’omonimo fiume lo scorso 16 maggio, come ampiamente riportato dalla cronaca locale e nazionale.

Oltre l’85% delle abitazioni private e delle attività produttive è stato distrutto o danneggiato, ma stessa sorte è toccata alle scuole di ogni ordine e grado e ai luoghi di aggregazione e produzione culturale. Tra di essi, la Biblioteca Comunale ‘Loris Ricci Garotti‘ è stata colpita in modo pesantissimo.  In particolar la ricca sezione per l’infanzia e i ragazzi è stata devastata, perché i libri erano collocati, per ovvie ragioni di fruizione da parte dei piccoli utenti, sotto il metro di altezza.

Come scrittori e quindi professionisti ma prima ancora amanti della parola e dei libri, non possiamo non fare la nostra piccola parte, affinché il patrimonio di una Regione così ricca di storia letteraria e di centri culturali non rimanga sommerso, anche dall’oblio o dall’indifferenza.

Pertanto abbiamo deciso di rispondere positivamente all’appello del Comune e dell’Assessore Elisa Sgaravato promuovendo, a modo nostro, la presente iniziativa. Un gruppo di circa venti scrittori toscani (e non, il numero è tuttora in aumento) già riconosciuti e apprezzati, sta dando vita ad una raccolta di racconti inediti, che sarà pubblicato da I Libri di Mompracem – Betti, editore indipendente e insieme associazione culturale per la promozione del libro e della lettura.

Il ricavato sarà destinato integralmente a questo fine, detratte le sole spese materiali di pubblicazione.

Speriamo che la somma raccolta dia un aiuto concreto a un territorio dove la fruizione libraria e l’aggregazione culturale sono sempre state forti e sentite, soprattutto nell’ambito dell’infanzia e giovanile.

Contiamo sul Vostro fondamentale supporto, poiché il libro, che si preannuncia anche dal punto di vista letterario di grande interesse e qualità, possa essere principalmente diffuso e venduto utilizzando canali diretti, eventi e occasioni sul nostro territorio, in modo da massimizzare i ritorni.

Massimiliano Bellavista             Paolo Ciampi

Massimiliano Bellavista è ingegnere, blogger (www.thenakedpitcher.com) e docente universitario. Vincitore di vari premi letterari, suoi racconti e poesie sono pubblicati su riviste e antologie e tradotti in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Giornalista, scrive recensioni e rubriche settimanali per alcune riviste letterarie e giornali online. Nell’organizzazione di importanti festival culturali e letterari, anima una scuola di scrittura Recensio, pensata per gli studenti delle scuole superiori, e il Premio letterario Nazionale ‘Per vie Brevi’.

Paolo  Ciampi è giornalista e scrittore fiorentino, ha all’attivo oltre trenta  libri con diversi riconoscimenti nazionali e adattamenti teatrali. Organizza passeggiate letterarie ed eventi culturali con una particolare attenzione ai borghi e ai territori dell’Appennino. È molto attivo nella promozione degli aspetti sociali della lettura e partecipa a numerose iniziative nelle scuole.

In evidenza

Varie. Libri in uscita e prossimi incontri

Ci sono importanti novità in arrivo. Tante. E non per vanità letteraria ma perchè tra poco attraverso un libro faremo una cosa importante. A breve esce il comunicato stampa. Intanto oggi la conclusione di una importante iniziativa (che mi auguro davvero vada avanti nei prossimi anni per non sprecare 3 anni di bellissimo e credo molto utile lavoro, vista la finalità dell’iniziativa e quanto oggi è importante richiamare il tema delle pari opportunità. Grazie alla Consulta per quel che farà) con la consegna dei premi della III° Edizione del CONCORSO DI SCRITTURA CITTA’ DI SAN GIOVANNI VALDARNO “O’PPORT’UNITA’”. I racconti brevi li premio io. Da oggi è in vendita anche l’antologia annuale (ed Setteponti).

Domani a Bologna invece sono in ottima e graditissima compagnia

il 29 p.v. invece c’è un appuntamento davvero speciale. In un luogo molto speciale. Mi sento onorato e ringrazio il Direttore della Marucelliana Luca Faldi per questo

Il 15 Luglio come già annunciato esce il libro che ora è in pre-vendita. Olimpia Bianciardi, caso unico di musicista-organista.compositrice a cavallo tra Sette e Ottocento. più che un saggio è un romanzo. anzi lo è proprio. ci sarà un bellissimo concerto, con le sue musiche inedite. E una cena, già che ci siamo.

In evidenza

Festival di giugno, cortometraggi e un gradito ritorno

Appena consegnato all’editore un nuovo piccolo libro che parla, tra l’altro, dell’insolito personaggio di Olimpia Lenzi Bianciardi, organista, intellettuale e soprattutto donna fuori dagli schemi (Firenze 1784/1854). Nessuno ne sapeva niente prima che la scoprissimo, lei e le sue creazioni, nelle miniere documentali dell’Archivio Bianciardi, grazie all’aiuto dell’ottimo Gabriele Giacomelli .Mega-presentazione di lancio il 15 Luglio. Dico mega perchè ci sarà un concerto di musiche inedite scritte da Olimpia e ritrovate nell’archivio MAB, un convegno e una mostra fotografica (si, si tratta anche di un libro fotografico). Ci sono persone che ci stanno lavorando da mesi e le ringrazio.

Altra cosa, i due cortometraggi nati da due sceneggiature spero efficaci sono stati appena girati e sono in fase ci montaggio. Ci auguriamo tutti grandi cose, non foss’altro per i tanti giovani che ci hanno lavorato, dalle riprese ai trattamenti passando per i magnifici dialoghi. C’è gente di 18 anni o meno che sa scrivere molto molto bene, alla faccia di quello che si sente spesso dire della loro generazione. E poi, come ovvio un grazie agli attori.

Intanto l’amico Paolo Ciampi, bravissimo scrittore (ma questo si sapeva) e infaticabile organizzatore di eventi che si caratterizzano sempre per un’atmosfera speciale che ti fa sentire a casa, mi ha invitato il 17 Giugno a Monzuno (BO).

C’è poi a distanza di due anni un graditissimo ritorno. Dopo peregrinazioni sudamericane che gli hanno fruttato alcune significative soddisfazioni editoriali in lingua spagnola riecco Romeo Lucchi. Romeo è prima di tutto un amico, poi anche una penna molto acuta e ironica: è un piacere sentirlo…e leggerlo. Leggete anche quanto c’è di lui in questo blog, tutti racconti molto efficaci. Pubblicheremo altri racconti a breve. Lo ringrazio per la sua cortesia.

Sembra fantastico!

(Titolo originale “¡Qué buena pinta!” pubblicato su LA MINÚSCULA CUERDA FLOJA – Antología digital de la Revista Brevilla, Santiago de Chile, mayo de 2023)

Già il nano era alto un metro e sessanta, la donna barbuta aveva l’alopecia e le gemelle siamesi erano incinte. Ora erano tutti col naso all’insù ad aspettare l’equilibrista. Il cavo tagliava in diagonale la pista quadrata del circo. L’aspirante funambolo si sollevò con la sola forza delle braccia arrampicandosi agilmente sulla fune che portava alla piccola pedana e al cavo d’acciaio sospeso a dieci metri da terra. Una volta raggiunta la postazione gli lanciarono l’asta e l’equilibrista cadde al suolo nel goffo tentativo di prenderla al volo. Morì sul colpo.

«Dove sono gli elefanti?» chiese il direttore del circo.

La facciata

(Titolo originale “The façade” pubblicato su Plesiosaurio. Primera revista de ficción breve peruana –  Año XV, n.º 13, vol. 1. Lima, mayo de 2022)

La facciata era quella di un’antica casa padronale, imponente e ricca di sfarzi. Ai lati, siepi di sempreverde che delimitavano i confini della proprietà.

Per oltre vent’anni i lavori della facciata avevano impegnato le giornate dell’ormai anziano proprietario. Ora erano giunti finalmente al termine.

L’uomo guardò il lavoro fatto e appagato arrancò sino al portone d’ingresso. Oltrepassata la soglia si trovò nuovamente all’aria aperta in una landa desolata dove c’era solo una logora tenda. L’imponente dimora, in realtà, era costituita dalla sola facciata.

Il vecchio si trascinò alla tenda, accese il fuoco e scaldandosi sognò la cena che non c’era.

In evidenza

A Cannes, il Filming Festival anche quest’anno. E con Zanichelli…

Dopo il successo dell’anno scorso ecco 6/a edizione di Filming Italy Sardegna, il festival ideato e diretto da Tiziana Rocca e che quest’anno si terrà dal 22 al 25 giugno al Forte Village di Santa Margherita di Pula (Città Metropolitana di Cagliari.

Oggi in una conferenza stampa a Cannes è stata confermata anche la presidenza onoraria del festival per Richard Gere, mentre la madrina sarà l’attrice italiana Francesca Chillemi. Claudia Gerini sarà la presidente della giuria dei corti. I corti vanno inviati entro il 15 Giugno!

qui sotto il bando, quest’anno abbiamo una iniziativa importante con Zanichelli e che sarà lanciata proprio oggi. Leggete e partecipate. Un grazie a Max Arcangeli per il suo instancabile lavoro su temi di così grande interesse anche a nome degli studenti che parteciperanno …l’anno scorso è stato bello, quest’anno sono certo che sarà ancora meglio

Come vivi la tua città del futuro?
Pace, ambiente, inclusione, nuovi linguaggi

Filming Italy Sardegna Festival in corto (5a edizione)

Si rinnova, nella cornice del Filming Italy Sardegna Festival, il premio dedicato ai migliori corti cinematografici istituito a partire dalla seconda edizione della manifestazione. I temi fissati quest’anno per l’iniziativa sono la pace, l’ambiente, l’inclusione, i nuovi linguaggi, e gli allievi delle scuole e delle accademie di cinema coinvolte nel festival (il premio è però aperto a tutti) li affronteranno focalizzandosi, e proiettandoli sullo scenario di un futuro di pace, di solidarietà, di salvaguardia dei diritti umani, sulle architetture urbane, sulle condizioni ambientali e sul tessuto sociale delle nostre piccole e grandi città, sui linguaggi giovanili metropolitani. Proprio con riferimento alla lingua, per una visione “ecologica” del linguaggio, il 12 giugno, nella conferenza stampa romana del festival, lanceremo, in collaborazione con l’associazione La parola che non muore, il festival dell’italiano Parole in cammino e la casa editrice Zanichelli, fra gli sponsor della nostra manifestazione, l’iniziativa “Indossa una parola”. Chiederemo ai partecipanti di adottare un vocabolo o un’espressione del cinema nostrano, presenti in un titolo o in una battuta (la supercazzola di Amici miei, l’allonsafan dell’omonimo film dei fratelli Taviani, e io pago di 47 morto che parla, lo famo strano di Viaggi di nozze, “fellinismi” come amarcord, dolcevita o vitellone, ecc.), identificativi di una moda, una tipologia o un genere (cinepanettone, colossal, commedia all’italiana, spaghetti western, telefoni bianchi), oppure indicanti tecniche e apparecchiature del tempo passato (cinemascope, cinerama, cinepresa), o del cinema stesso (celluloide, pellicola), o che suonino come dialettali (il mitico maccarone di Un americano a Roma), antiche o in via d’estinzione. Perché adottare una parola? Per cullarla, educarla, alimentarla. Per il valore emozionale dell’atto in sé, e perché abbiamo bisogno di sfumature che insegnino a distinguere. In questo la lingua aiuta, e rivedere tanti vecchi film traendone parole che oggi non si usano più, o si usano poco (intrepido per coraggioso, zuzzurellone per giocherellone, redarguire per rimproverare, millantatore per impostore, intimare per ordinare, ecc.), può contribuire ad arricchire, sul filo della memoria, il nostro patrimonio lessicale.

La giuria del premio si compone di otto membri, più un presidente. I membri componenti sono Massimo Arcangeli, Stefano Arduini, Paola Cortellesi, Massimo Granchi, Riccardo Milani, Andrea Minuz, Tiziana Rocca, Vito Sinopoli. A presiedere la giuria sarà Claudia Gerini. La durata dei cortometraggi in concorso, che dovranno essere inviati entro il 15 giugno all’indirizzo cortifilmingitaly@gmail.com (o, in alternativa, a letiziapini@gmail.com), dovrà essere compresa fra un minimo di tre minuti e un massimo di dieci. I due vincitori assoluti (uno per ciascun tema), il cui nome verrà annunciato alla conferenza stampa di apertura della sesta edizione del Filming Italy Sardegna Festival, che avrà luogo a Cagliari il 22 giugno 2023, saranno premiati in diretta streaming nei giorni del Festival e intervistati da una testata giornalistica fra quelle che collaborano con la manifestazione. I loro corti, che saranno poi messi in onda su Rai Cinema Channel e sulla piattaforma MyMovies, saranno parte integrante del programma ufficiale del Festival (saranno presentati e proiettati in un’apposita sezione loro riservata) e verranno quindi proiettati nella nona edizione (2024) del “Filming Italy di Los Angeles”.

Regolamento


Art. 1
Il premio è aperto a tutti. Gli studenti delle scuole disposte a sposare l’iniziativa (la partecipazione può essere a titolo individuale o strutturata in gruppi di lavoro, di 5 persone al massimo) dovranno essere coordinati da un docente. I docenti che partecipano con un’intera classe dovranno fare in modo che ciascuno dei gruppi che si saranno formati sviluppi una propria proposta, diversa da quella degli altri gruppi. Il coordinamento a opera di un docente referente non sarà necessario per gli studenti universitari o per quelli iscritti ad accademie.

Art. 2
I partecipanti al premio dovranno interpretare il tema scelto in modo originale e creativo.

Art. 3
A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Sarà cura dei partecipanti preparare tutto il materiale necessario per la presentazione del corto, concordandone tempi e modalità con l’organizzazione.

Art. 4
L’iscrizione al premio implica l’autorizzazione, da parte dei partecipanti, alle riprese fotografiche e audiovisive che saranno effettuate durante l’evento di premiazione, nonché la libera utilizzazione dei loro prodotti, per fini promozionali, giornalistici, documentari o altro, da parte dell’organizzazione. L’iscrizione al premio implica altresì la cessione a titolo gratuito dei diritti di immagine in favore dell’organizzazione stessa o dei suoi incaricati, e la rinuncia a ogni eventuale azione tesa a ottenere il pagamento di corrispettivi, indennità, rimborsi o altro connessi a quei diritti.

In evidenza

Il mistero dei graffiti di Sommavilla…e varie

Mentre i graffiti di Sommavilla cominciano a riscuotere le attenzioni che meritano (e ancor più se si conta che l’articolo sopra riguarda anche il MAB (Museo Archivio Bianciardi) con cui oggi siamo impegnati per la Giornata delle Dimore Storiche, perciò abbiamo realizzato in giornata a nostro modo un clamoroso bis) sappiamo che la nostra storia su Speziali e Ricette inedite diventerà un libro. Con l’auto di tanti, questo sta diventando un grande progetto di narrazione di un territorio.

https://www.lanazione.it/siena/cronaca/misteriosi-graffiti-in-una-casa-padronale-simbolismo-da-decifrare-dfa4a8fa

In evidenza

Oggi e nei prossimi giorni: Firenze e Modena, BUK e Cosimo III. Il 30 scade Vie Brevi…

Varie cose:

Intanto il bel Festival di Modena, dove saremo il 6 Maggio e personalmente il sottoscritto il 7. Il tema sarà Equilibrium ma anche tutti i bei libri pubblicati di recente da Viceversa, il cui staff si sta dando molto da fare qui in Italia, come del resto all’Estero. Ci saranno altri appuntamenti in giro per l’Italia nei prossimi mesi. Per i ns libri non c’è BREXIT che tenga!

Programma

il 6 Maggio poi con il MAB (Museo Archivio Bianciardi) siamo ospiti alla Marucelliana di Firenze, dove racconterò alla mia maniera una storia molto particolare su Ricette…e ricettari. Sarà un evento bellissimo, e unico nel suo genere. Vale la pena di esserci. Presso la Biblioteca Marucelliana a Firenze,  daremo nuova luce al governo di Cosimo III, generalmente bollato come regno caratterizzato da depressione e oscurantismo in realtà pervaso da molteplici istanze di rinnovamento. 

PS

Ultimi giorni per mandare i racconti di Vie Brevi. Se volete partecipare, ce n’è fino al 30 Aprile

Presentazioni de ‘La confutazione dei Sogni’: ci sono una serie di date fissate, che via via rendo note, scrivetemi per eventuali altre se di interesse.

In evidenza

Per Vie Brevi proroga i termini di un mese

PER VIE BREVI avanti fino al 30 Aprile.

Viste le molte richieste dalle Scuole e ringraziando tutti per la tanta attenzione per questa nostra iniziativa, PROROGHIAMO i termini di invio dei racconti brevi al 30 APRILE p.v. .

Regolamento: https://massimilianobellavista.wordpress.com/2022/11/12/vie-brevi-2-visto-il-grande-successo-si-replica-il-regolamento/

Nel frattempo, buoni brevi a tutti!!!!!

In evidenza

Equilibrio, tensione e livello. Del raccontare ( e del tradurre) breve alla Sapienza

Ringrazio la Prof Morbiducci e gli studenti. Un bellissimo pomeriggio. Equilibrio, tensione e livello: i racconti brevi sono come stare in equilibrio su un filo. Tradurli è un gioco di equilibrio ancora più complesso

E-2 / 23 WHY TRANSLATING MATTERS

Prof. Marina Morbiducci

Special feature:

Valentina Rossini: “Bilingual reading and its meaning. Myths and prejudices on its ‘counterproductivity’”

Massimiliano Bellavista: “Raccontare breve: una questione di ‘Equilibrium’”

In this lesson Massimiliano Bellavista and Valentina Rossini will share their expertise as author and translator, joined in their collaboration for the bilingual edition of Equilibrium, published by Vice Versa, London.

Valentina Rossini will open the meeting with a talk on: “Bilingual reading and its meaning. Myths and prejudices on its ‘counterproductivity’”, then Massimiliano Bellavista will engage the audience discussin the topic of “Raccontare breve: una questione di ‘Equilibrium’”, also presenting short excerpts, in original and translated version, from his works.

The texts presented will be inserted in the final syllabus of the course E2 /23 Why Translating Matters.

Attending students and all the students of English at ISO Dept. are welcome and invited to participate.

VALENTINA ROSSINI lavora nel campo della traduzione letteraria da una quindicina d’anni, e ha tradotto dall’inglese romanzi di scrittori americani, australiani, e britannici. Dopo aver vissuto alcuni anni in Australia ed essersi trasferita in Italia, lavorando come traduttore, da qualche anno vive in Inghilterra, dove ha fondato recentemente la casa editrice Vice Versa Publishing, con cui ha pubblicato alcune delle sue traduzioni in edizione italiana e bilingue.

MASSIMILIANO BELLAVISTA è docente universitario, giornalista e scrittore, autore di racconti brevi che hanno raccolto consenso anche attraverso traduzioni e un adattamento cinematografico. Lavora per il progetto nazionale ‘Recensio-scuola di lettura creativa’, ha ideato il concorso nazionale ‘Per vie brevi’.

Il progetto editoriale Vice Versa Publishing nasce dall’idea di creare e diffondere libri bilingue in cui entrambe le lingue si rispecchino in maniera curata e accurata, senza tensioni o esitazioni, per immergersi con piacere nella tessitura della narrazione.

In evidenza

Recensioni della ‘Confutazione’ e altro che verrà

Sono stati mesi pieni con molti incontri, oltre venti da Gennaio, in Scuole e Classi molto diverse tra loro.

Abbiamo scritto e letto tanto, tantissimo, con centinaia di ragazzi dai 14ai 18 anni,

Ringrazio gli autori di tre belle recensioni alla mia ‘Confutazione dei sogni’ , troppo buoni,. Il libro va bene e ne sono contento. Compratelo, leggetelo, soprattutto fatemi sapere.

Faremo altre presentazioni a breve. (Il 31 di questo mese poi scadono i termini per partecipare al concorso ‘Per Vie brevi’. AFFRETTATEVI! Credo sia uno dei pochi concorsi in Italia di racconti brevi de3stinato ai giovani e completamente gratuito. Il 30 Marzo premieremo a Firenze i vincitori 2022 in grande stile. Vedrete.)

Luigi Oliveto su Toscana Libri

Riccardo Bruni su ‘La Nazione’

Francesco Ricci su Fiction e libri

In evidenza

Equilibrium, la traduzione e il racconto breve alla Sapienza

Equilibrium: a short story, a translation and a mirror maze: questo è il titolo del mio intervento di oggi . Cosa è un racconto breve, che rapporto ha con il linguaggio, quali sono le difficoltà che si incontrano nella sua traduzione (dal punto di vista dello scrittore) di questo e di altro ho avuto il piacere di parlare al corso di ENGLISH LANGUAGE AND TRANSLATION ADVANCED: THEORIES METHODOLOGIES AND APPLICATIONS.

Borges diceva che ogni testo è sempre e comunque imperfetto e non definitivo, in sostanza una sorta di abbozzo il cui status ‘conclusivo’ è dettato solo dalla stanchezza di chi lo scrive e che ogni buona traduzione è un testo anch’esso infinitamente perfettibile ed inevitabilmente diverso dall’originale, ma con il suo valore e la sua dignità letteraria.

Quindi ogni traduzione di un racconto breve è un inevitabile gioco di specchi tra due esseri umani, due sistemi linguisitici e culturali e due epoche distinte e non necessariamente contemporanee.

Grazie per questa opportunità di confronto e narrazione dell’avventura di Equilibrium (ora tradotto anche in francese) alla Prof. Morbiducci, agli intervenuti e alla splendida voce di Gaia Bastreghi Bianciardi.

In evidenza

Su Rai Cinema da oggi un racconto breve e un corto

Non aggiungo niente a questa importante notizia se non i miei ringraziamenti a Rai Cinema, Massimo Arcangeli, Tiziana Rocca, Josh Hartnett e ovviamente i fantastici ragazzi del Tasso. Tutto doppiamente importante anche perchè il tutto si basa su un racconto breve e fa piacere a chi come me li scrive che si promuova così indirettamente anche la loro lettura e il loro valore.

LINK A RAI CINEMA PER VEDERE IL CORTO: https://www.rai.it/raicinema/video/2022/12/La-pace-e-negli-occhi-di-chi-guarda-d3bdec33-ec9a-4853-9a17-3e42c4b0245a.html

In evidenza

Leone X: il 9 Dicembre una cena al Museo, il 10 la Conferenza. Nel mezzo tante cose.

Il Giorno 9 e 10 dopo il ‘numero zero’ dell’anno scorso il MAB (Museo Archivio Bianciardi) ripropone le celebrazioni di Leone X.

Il 9 la ‘Cena al Museo’ sarà un evento molto particolare. Mangeremo storie e ricette inedite, tratte dagli Archivi. E ci saranno molte sorprese. La Cena servirà inoltre a finanziare il Museo e i suoi numerosi progetti.

Il 10 la festa prosegue e finisce con il Dibattito-incontro delle 17.00, che riserverà interessanti scoperte ai partecipanti.

In evidenza

E tre: il concorso di scrittura ‘O’pport’unità’ alla Terza edizione

Consiglio a tutti di partecipare, vuoi per la cura con cui il Concorso è organizzato, sotto la sapiente regia di Laura Del Veneziano (che ringrazio per la fiducia che ogni anno mi accorda), vuoi per le Sue finalità, come tutti sanno più che nobili e quanto mai necessarie e di attualità, vuoi per l’opportunità di pubblicazione che esiste per i vincitori (i libri delle prime due edizioni sono ben curati e ben fatti dall’Editore Setteponti).

In occasione del 25 novembre – giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne la Consulta per le pari opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno, in collaborazione
con l’Amministrazione Comunale, bandisce la Terza edizione del Concorso di scrittura della Città di
San Giovanni Valdarno, per l’anno 2022 sul tema:


“ REALTA’ E SOCIAL ”


Il concorso si articola in quattro Sezioni:


Sezione A: Fiaba riservata agli autori minorenni.
Sezione B: Racconto breve riservata agli autori maggiorenni.
Sezione C: Poesia riservata agli autori di qualunque età.
Sezione D: Arti Figurative intese come Pittura o Illustrazione riservata agli autori di qualunque età.

Gli elaborati vanno inviati entro e non oltre il 31 GENNAIO 2023
Per ulteriori informazioni si prega di contattare CONSULTA PARI OPPORTUNITA tramite la mail:
consulta.po@comunesgv.it
Quota di partecipazione: Per spese di segreteria ed organizzazione si richiede il versamento del
contributo di euro 10,00 per ogni opera, mediante bonifico bancario al seguente:
IBAN: IT 81 K 01030 71600 000001671608 intestato al Comune di San Giovanni Valdarno causale
“cognome e nome concorso di scrittura 2022”
La ricevuta del bonifico dovrà essere inviata a corredo della domanda di partecipazione.
Gli elaborati inviati non verranno restituiti.
Il giudizio della Giuria è insindacabile.
I primi tre classificati di ciascuna sezione verranno premiati con la pubblicazione dell’Opera in una
Antologia relativa al Concorso edita dalla Casa Editrice SETTEPONTI. Sono previsti
targhe/medaglie di riconoscimento e attestati di partecipazione a tutti i partecipanti.
L’elaborato primo classificato della sezione D verrà utilizzato come copertina della pubblicazione
delle opere vincitrici.
La partecipazione al concorso implica la piena accettazione del Bando e del Regolamento.
I requisiti e le modalità di partecipazione sono descritte nel regolamento allegato al presente avviso a
cui si rinvia integralmente.
Gli Autori possono inviare una sola copia anonima
Gli Autori possono partecipare a una sola sezione

In evidenza

I vincitori di Vie Brevi 2022 (che saranno premiati a Firenze)

Annunciati a Firenze i vincitori della prima edizione

.

Premio letterario ‘Per Vie Brevi’. Annunciati a Firenze i vincitori della prima edizione

Le vie brevi della letteratura del futuro: il Premio Letterario “Per vie brevi” annuncia i vincitori della prima edizione alla Biblioteca delle Oblate

Firenze, 18 novembre 2022

‘Per Vie Brevi’, il gioco-concorso che rappresenta una nuova piattaforma nazionale a disposizione di giovani, scuole e studenti per la valorizzazione della espressione letteraria giovanile e la promozione delle forme narrative brevi annuncia i vincitori della prima edizione nazionale. Durante l’Anteprima di “Parole in Cammino – Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia, che si è tenuta Venerdì 18 Novembre presso la Biblioteca delle Oblate si sono comunicati i nomi degli studenti e delle Scuole vincitrici che saranno premiati durante il Festival che si terrà a Firenze dal 30 Marzo al 1 Aprile 2023.

Vincitori del Concorso “Per vie brevi 2022” 6 brillanti giovani che provengono da Siena, Roma e Ragusa.

Due studentesse senesi al primo posto. Margherita Caramanico (Liceo Musicale Piccolomini) con Accettare la propria carne ha saputo descrivere magistralmente e con notevole originalità una situazione di difficoltà e disagio, mentre Priscilla Panichi (IIS Enea Silvio Piccolomini Siena) con Va bene così ha  scritto del futuro e delle insidie (ma anche delle opportunità) della vita coniugando molto efficacemente narrazione breve e lirismo.

Al secondo posto a pari merito due abili narratori. Giulia Butturini (Liceo Tasso Roma) con un breve che sorprende, a cavallo tra realtà e fantasia e che ci parla del significato dell’esperienza, l’iperbolico 53 Bilioni di anni. Le fa buona compagnia Leonardo Ciupi con Hai mai sperimentato la felicità che ci fornisce una personalissima interpretazione di questa ambitissima e controversa condizione umana.

Al terzo posto c’è un altro ex aequo di particolare valore. Hikikomori di Roughyatou D. Barro e Giulia Starnini (Liceo Sarrocchi Siena) in pochissime righe ci fanno capire molto di questo tema così doloroso e attuale, mentre Tecnodux di Federico Cavalieri (Istituto F. Crispi Ragusa) ci restituisce una visione distopica e problematica della interazione tra tecnologia, libertà e vita sociale.

A seguire è avvenuto il lancio del premio letterario nazionale “Per Vie Brevi 2”

Per Vie brevi non è un concorso come gli altri, proprio perché in effetti NON è un concorso. Prima di tutto vuole essere un gioco e una porta di accesso messa a disposizione dei giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. Lo dimostra il suo regolamento (vedi sotto) che si legge in un attimo. Non premia un primo e non lascia indietro nessuno, valorizzando l’espressione di tutti.  Per Vie brevi non è un premio accademico ma nasce “dal basso”, cioè direttamente dal lavoro fatto nelle scuole con i giovani (e focalizzato sulla lettura) e dalle loro stesse richieste ed interessi, prima ancora che sulle tecniche di scrittura e dalla semplice constatazione che il migliore e più immediato modo di condividere una storia e di parlare di letteratura è rappresentato proprio dalla micro-narrazione. I racconti brevi sono un genere con cui tutti prima o poi si sono misurati (scrittori importanti e lettori appassionati), e per molti il genere ha rappresentato un ponte verso opere e letture ogni volta più ambiziose. Inoltre il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora in Italia un adeguato spazio editoriale.  

Per Vie Brevi, ancora, non è solo un premio letterario nazionale ma anche un premio itinerante, secondo un format che potrà realizzarne edizioni abbinate ai festival promossi in tutta Italia dall’Associazione ‘La parola che non muore’. Il premio è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni. Per maggiori informazioni scrivere a premio@perviebrevi.it.  Il regolamento del premio è disponibile sul sito www.thenakedpitcher.com e www.lavocedellascuolalive.it

Contatti: Segreteria organizzativa del premio tel. 3356148685

Questo è il semplice Regolamento del Premio

Art. 1 Il Premio Letterario Per vie brevi è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni residenti. La sezione è unica e riguarda i racconti brevi che non superino le 250 parole. I premi sono costituiti rigorosamente da libri e dalla pubblicazione dei migliori racconti online, eventualmente in e-book e in pubblicazioni cartacee.

Art. 2 Si può partecipare al concorso con una o più opere. Non ci sono limiti. I racconti devono essere firmati e provvisti di un titolo. Saper dare un titolo a un breve è importante, spesso costituisce parte integrante del fascino di una micro-narrazione.

Art. 3 Non è prevista alcuna quota di partecipazione. Le quote di partecipazione a un concorso letterario non ci piacciono.

Art. 4 Gli elaborati inediti devono essere inviati, in formato pdf allegato alla mail, a: premio@perviebrevi.it firmati, e quando possibile e pertinente comprensivi della indicazione della scuola di provenienza e del docente di riferimento. Nella stessa mail, inserire una breve dichiarazione da cui risulti: – la dichiarazione che il testo è inedito e la paternità dell’opera; – l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente (GDPR. Regolamento 679-2016); – l’indicazione precisa dei propri dati (nome, cognome, indirizzo completo di C.A.P., Comune e Provincia, telefono).

Art. 5 Una Giuria presieduta dagli organizzatori proff. Massimiliano Bellavista e Diego Palma e composta anche da personalità del mondo della cultura, insegnanti e studenti, esaminerà le opere e selezionerà quelle più meritevoli. Non ci saranno anacronistiche classifiche e quindi nessun vincitore assoluto, ma solo una selezione di autori premiati.

Art. 6 Il giudizio della Giuria è insindacabile e inappellabile.

Art. 7 La scadenza del Concorso è prevista per il 31-03-2023; per l’invio delle opere farà fede la notifica della mail.

Art. 8 La cerimonia di premiazione si svolgerà con le modalità e durante gli eventi che saranno tempestivamente segnalate ai vincitori dall’organizzazione. Una eventuale variazione della data ufficiale di premiazione verrà tempestivamente comunicata agli autori finalisti.

Art. 9 Il ritiro del premio deve avvenire in presenza, perché gli autori selezionati saranno chiamati di volta in volta a condividere, leggere e commentare le proprie opere, e non semplicemente a ricevere un riconoscimento. Per Vie Brevi prima ancora che un premio, è un gioco, e per giocare occorre interagire

Art. 10 Ai sensi della normativa vigente sulla tutela dei dati personali (Regolamento (Ue) 2016/679), il trattamento degli stessi, cui si garantisce la massima riservatezza, è effettuato esclusivamente ai fini inerenti il Concorso cui si partecipa; tali dati non verranno comunicati o diffusi a terzi a qualsiasi titolo.

Art. 11 La partecipazione al concorso implica la completa accettazione del relativo regolamento. La mancata osservanza di una sola delle clausole del bando comporterà l’automatica esclusione.

Art. 12 Il contenuto delle opere è assolutamente libero, purché si tratti di un racconto breve: chiaramente la libertà dell’autore finisce dove la stessa danneggi la libertà, l’onorabilità e la reputazione altrui. Per fare buona letteratura occorre costruire e non distruggere, mirare al bello e non alla bassezza. Le parole usate devono ispirare altri giovani, suscitare emozioni, includere e non escludere.

Art. 13 Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali casi di plagio, che saranno eventualmente risolti in sedi e con mezzi estranei al concorso stesso.

In evidenza

Vie brevi 2: visto il grande successo si replica. Il regolamento

Il regolamento:


Art. 1 Il Premio Letterario Per vie brevi è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni residenti. La sezione è unica e riguarda i racconti brevi che non superino le 250 parole. I premi sono costituiti rigorosamente da libri e dalla pubblicazione dei migliori racconti online, eventualmente in e-book e in pubblicazioni cartacee.

Art. 2 Si può partecipare al concorso con una o più opere. Non ci sono limiti. I racconti devono essere firmati e provvisti di un titolo. Saper dare un titolo a un breve è importante, spesso costituisce parte integrante del fascino di una micro-narrazione.

Art. 3 Non è prevista alcuna quota di partecipazione. Le quote di partecipzione a un concorso letterario non ci piacciono

Art. 4 Gli elaborati inediti devono essere inviati, in formato pdf allegato alla mail, a: premio@perviebrevi.it firmati, e quando possibile e pertinente comprensivi della indicazione della scuola di provenienza e del docente di riferimento. Nella stessa mail, inserire una breve dichiarazione da cui risulti: – la dichiarazione che il testo è inedito e la paternità dell’opera; – l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente (GDPR. Regolamento 679-2016); – l’indicazione precisa dei propri dati (nome, cognome, indirizzo completo di C.A.P., Comune e Provincia, telefono).

Art. 5 Una Giuria presieduta dagli organizzatori proff. Massimiliano Bellavista e Diego Palma e composta anche da personalità del mondo della cultura, insegnanti e studenti, esaminerà le opere e selezionerà quelle più meritevoli. Non ci saranno anacronistiche classifiche e quindi nessun vincitore assoluto, ma solo una selezione di autori premiati.

Art. 6 Il giudizio della Giuria è insindacabile e inappellabile.

Art. 7 La scadenza del Concorso è prevista per il 31-03-2023; per l’invio delle opere farà fede la notifica della mail.

Art. 8 La cerimonia di premiazione si svolgerà con le modalità e durante gli eventi che saranno tempestivamente segnalate ai vincitori dall’organizzazione. Una eventuale variazione della data ufficiale di premiazione verrà tempestivamente comunicata agli autori finalisti.

Art. 9 Il ritiro del premio deve avvenire in presenza, perché gli autori selezionati saranno chiamati di volta in volta a condividere, leggere e commentare le proprie opere, e non semplicemente a ricevere un riconoscimento. Per Vie Brevi prima ancora che un premio, è un gioco, e per giocare occorre interagire

Art. 10 Ai sensi della normativa vigente sulla tutela dei dati personali (Regolamento (Ue) 2016/679), il trattamento degli stessi, cui si garantisce la massima riservatezza, è effettuato esclusivamente ai fini inerenti il Concorso cui si partecipa; tali dati non verranno comunicati o diffusi a terzi a qualsiasi titolo.

Art. 11 La partecipazione al concorso implica la completa accettazione del relativo regolamento. La mancata osservanza di una sola delle clausole del bando comporterà l’automatica esclusione.

Art. 12 Il contenuto delle opere è assolutamente libero, purché si tratti di un racconto breve: chiaramente la libertà dell’autore finisce dove la stessa danneggi la libertà, l’onorabilità e la reputazione altrui. Per fare buona letteratura occorre costruire e non distruggere, mirare al bello e non alla bassezza. Le parole usate devono ispirare altri giovani, suscitare emozioni, includere e non escludere.

Art. 13 Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali casi di plagio, che saranno eventualmente risolti in sedi e con mezzi estranei al concorso stesso.

In evidenza

Parte la seconda edizione di Vie Brevi. A breve il regolamento.

Le regole di base comunque le sapete. A breve annunceremo i vincitori della prima edizione ed il regolamento dela seconda. La prossima scadenza per la consegna degli elaborati sarà al 31-03-2023.

Per Vie brevi non è un concorso come gli altri, proprio perché in effetti NON è un concorso. Prima di tutto vuole essere un gioco e una porta di accesso messa a disposizione dei giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. Lo dimostra il suo regolamento (vedi sotto) che si legge in un attimo. Non premia un primo e non lascia indietro nessuno, valorizzando l’espressione di tutti. Per Vie brevi non è un premio accademico ma nasce “dal basso”, cioè direttamente dal lavoro fatto nelle scuole con i giovani (e focalizzato sulla lettura) e dalle loro stesse richieste ed interessi, prima ancora che sulle tecniche di
scrittura e dalla semplice constatazione che il migliore e più immediato modo di condividere una storia e di parlare di letteratura è rappresentato proprio dalla micro-narrazione. I racconti brevi sono un genere con cui tutti prima o poi si sono misurati (scrittori importanti e lettori appassionati), e per molti il genere ha rappresentato un ponte verso opere e letture ogni volta più ambiziose. Inoltre il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora in Italia un adeguato spazio editoriale.

Per Vie Brevi, ancora, non è solo un premio letterario nazionale ma anche un premio itinerante, secondo un format che potrà realizzarne edizioni abbinate ai festival promossi in tutta Italia dall’Associazione “La parola che non muore”. Il premio è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni. Per maggiori informazioni scrivere a premio@perviebrevi.it.

Il Premio Letterario Per vie brevi è riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni residenti. La sezione è unica e riguarda i racconti brevi che non superino le 250 parole. I premi sono costituiti rigorosamente da libri e dalla pubblicazione dei migliori racconti online, eventualmente in e-book e in pubblicazioni cartacee.

Si può partecipare al concorso con una o più opere. Non ci sono limiti. I racconti devono essere firmati e provvisti di un titolo. Saper dare un titolo a un breve è importante, spesso costituisce parte integrante del fascino di una micro-narrazione

In evidenza

A Siena per quattro giorni: un programma intenso per Parole in Cammino 2022

PAROLE IN CAMMINO.

FESTIVAL DELL’ITALIANO E DELLE LINGUE D’ITALIA

Quattro giorni di incontri a Siena e provincia

(26-29 ottobre)

Va edizione

Dal 26 al 29 ottobre torna a Siena

Parole in cammino. Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia (quinta edizione)

a cura dell’associazione La Parola che non muore

ideato e diretto da Massimo Arcangeli

IL PROGETTO

Anche quest’anno, e in numero ancora più consistente, sono tantissime le scuole del territorio coinvolte nel Festival. Coinvolti enti, istituzioni e centri di aggregazione giovanile. Il Festival inoltre aggiunge un giorno in più al suo programma abituale e coinvolge ospiti e testimonianze di grande valore. Momenti salienti saranno costituiti dal Premio “Limpida scrittura” a Franco Cardini, Il cavaliere, il cavallo e i giochi di guerra nel Medioevo europeo e dal lancio di importante iniziative e premi nazionali nel campo della scrittura (Premio ‘Per vie Brevi’) e delle arti  visive (Premio cortometraggi ‘Le parole della pace’ in collaborazione con il Filming Italy Sardegna Festival ). La manifestazione ha sempre avuto come obiettivi prioritari: 1) il coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti delle scuole delle aree coinvolte; 2) la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e urbanistico del territorio; 3) la comprensione dei luoghi individuati per approfondirne la conoscenza, due componenti da sviluppare prioritariamente a favore delle giovani generazioni (e, in prospettiva, di quelle future), per la loro crescita personale e culturale, in collaborazione con le stesse scuole e con le associazioni giovanili presenti sul territorio; 4) le politiche d’inclusione; 5) le collaborazioni, le contaminazioni e gli scambi di competenze tra i diversi operatori culturali (pubblici e privati) per una valorizzazione delle ricchezze e delle risorse locali. Tra le attività proposte negli anni: conferenze, incontri, staffette letterarie, letture ad alta voce, collegamenti video in diretta, laboratori e seminari pensati espressamente per le scuole e le università, performance artistiche e spettacoli teatrali e musicali, destinati al largo pubblico, in cui le arti potesse incontrarsi con le lingue e i linguaggi, eventi da realizzare presso punti di ristorazione. Altri eventi culturali rivolti o dedicati ai giovani hanno riguardato le culture e le pratiche comunicative con riferimento ai loro linguaggi e alle loro interfacce, a Internet e ai social network e alle nuove forme di identificazione e di esclusione che stanno generando (anche con l’obiettivo di lavorare per un modello di comunicazione quasi-mediata con cui gestire le aggressioni verbali e di contribuire alla costruzione di buone pratiche per l’interazione a distanza).

IL PROGRAMMA

Mercoledi 26 ottobre

Parole dell’accoglienza e itinerari narrativi

Istituto comprensivo Cecco Angiolieri

Ore 11.00 Aula Magna

Massimo Arcangeli, Massimiliano Bellavista, Le parole dell’inclusione

Un workshop che vuol essere un’esplorazione dei nuovi immaginari della contemporaneità per la ricodificazione “inclusiva” di alcune parole di suo corrente, al fine di potersi orientare consapevolmente e responsabilmente verso modi convergenti di stare nel mondo. Sono tanti i vocaboli dell’italiano comune, inclusivamente sensibili, bisognosi di essere riempiti di nuovo senso, di essere risemantizzati in un’ottica improntata al perseguimento del bene comune e adattata alla sfera dei sentimenti e dei comportamenti al tempo di Internet: A come amicizia o altruismo, B come benvolere, C come condivisione, D come Dialogo, E come empatia, F come fiducia, G come generosità, I come incontro o integrazione, L come lealtà, ecc. (e tante altre: abbraccio, affetto, aiuto, amicizia, amore, apertura, appartenenza, ascolto, assistenza, attenzione, calore, compassione, comprensione, comunità, cooperazione, cordialità, cura, dedizione, disponibilità, educazione, eguaglianza, fratellanza, gentilezza, gesto, giustizia, partecipazione, responsabilità, riconoscenza, rispetto, sensibilità, simpatia, solidarietà, sostegno, umanità, vicinanza, ecc.).

Durante l’incontro sarà presentata la seconda edizione del concorso Per Vie Brevi.

Giovedì 27 ottobre

Le parole della pace, il parlar giovane, la “bella scrittura”

Istituto di istruzione superiore Sallustio Bandini

Ore 9.30 Aula Magna

Massimo Arcangeli, Massimiliano Bellavista, Le parole per dire pace nelle lingue del mondo. Un workshop nel corso del quale si faranno riflettere le classi su un tema portante, per l’anno in corso e per quello che verrà, della rete dei festival gestiti o condivisi dall’associazione La parola che non muore. Gli studenti coinvolti gireranno in presa diretta un minuto Lumière che racconti una storia sulla parola per dire pace scelta e realizzeranno, alla fine del loro percorso, un cortometraggio. Ai migliori corti sarà assegnata, da una giuria istituita per l’occasione, e secondo la formula del premio, una dotazione in dizionari e altri materiali librari. I premi saranno conferiti nel 2023 nell’occasione della sesta edizione di una delle più importanti manifestazioni cinematografiche europee, il Filming Italy Sardegna Festival, dove l’iniziativa è stata lanciata ufficialmente il 12 giugno scorso (https://www.filmingitalysardegnafestival.it), in un evento dedicato nel corso del quale verranno proiettati i cortometraggi finalisti. I premi saranno attribuiti secondo le seguenti modalità: 1) un premio assoluto; 2) due menzioni speciali. Agli studenti e ai docenti che avranno aderito all’iniziativa sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Sarebbe la Fondazione Montepaschi, se disponibile a concedere il logo, a patrocinare l’evento (quest’anno andato in onda su Rai 2). Il Filming Italy Sardegna Festival, che annovera, fra i media partner, il “Corriere della Sera”, Rai Radio 2, Rai Fiction, Rai Cinema, Sky Italia, Disney, Warner Bros, Medusa, Amazon, “National Geographic”, “Variety”, ecc., ha contato, fra i suoi tantissimi ospiti,  Harvey Keitel, Elena Sofia Ricci, Elizabeth Olsen, Heather Graham, Valeria Golino, Vanessa Hudgens, Claudia Gerini, Valeria Mazza, Claudio Bisio, Sabrina Impacciatore, Gianmarco Tognazzi, Tosca, Roberta Giarrusso, Lina Sastri, Remo Girone, Giulia Bevilacqua, Daniele Pecci, Francesca Archibugi, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Matt Dillon, Édgar Ramírez, Isabelle Huppert, Carol Alt, Ilenia Pastorelli, Toby Jones, Eva Longoria, Joaquim de Almeida, James Franco, Michele Placido, Annabelle Belmondo, Giulio Scarpati, Veronica Pivetti, Kabir Bedi, Cristina Comencini, Sylvia Hoeks, Paola Minaccioni, Maria Sole Tognazzi, Adriano Panatta, Marta Milans, Violante Placido, Ficarra e Picone, Sara Ferguson, Gabriele Muccino, Marisa Tomei, Arisa, Giorgio Pasotti, Nat Wolff, Nina Zilli, Maxi Iglesias, Darren Criss, Lola Ponce, Melissa George, Jesse Williams, Martina Colombari, Erin Richards, Nick Vallelonga, Patricia Arquette, William Baldwin, Enrico Brignano, Isabella Ferrari.

 Durante l’incontro sarà presentata la seconda edizione del concorso Per Vie Brevi

Isola d’Arbia 

Ore 17.00 CAG “Sale&Pepe”

Laura Del Veneziano, MASSIMILIANO BELLAVISTA Parlare (e scrivere) giovane. Evento in collaborazione col Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) di Isola d’Arbia e con la cooperativa sociale onlus ALIOTH

Contrada della Chiocciola

Ore 18.30 Museo (Sala delle Vittorie)

Ouvertures. Incontri tra musica e cultura in cripta (VIa edizione). Premio “Limpida scrittura” a Franco Cardini, Il cavaliere, il cavallo e i giochi di guerra nel Medioevo europeo. Premia Francesco Frati, rettore dell’Università degli Studi di Siena. Coordina Maurizio Tuliani

Venerdì 28 ottobre

Le emozioni per parole, luoghi e immagini

Istituto tecnico biotecnologie e Liceo linguistico Monna Agnese

Ore 9.00

Massimo Arcangeli e Maurizio Masini, L’alfabetizzazione emotiva e le strategie comunicative al tempo di Internet

Un workshop incentrato sull’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche – fra tattiche e strategie – per affrontare nel modo migliore i conflitti, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia (e di sostenibilità ambientale, da ricondurre in gran parte proprio alla consapevolezza nell’uso dello strumento). Tutto questo porta a ritenere strategici, in qualunque serie riflessione sull’argomento, il concetto di un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire) e i modi stessi di una comunicazione che si trasforma sotto i nostri occhi sempre più rapidamente

Istituto di istruzione superiore Tito Sarrocchi

Ore 11.00

Massimo Arcangeli e MASSIMILIANO BELLAVISTA. Il visibile parlare. Un viaggio fra le parole immaginabili

Un workshop in cui gli studenti abbineranno “creativamente” le parole da loro scelte a un’immagine in grado di rappresentarle. Ogni parola ha il suo ciclo di vita. Nasce, cresce, invecchia, muore. Ci sono parole che possiamo dire, e altre che non possiamo dire. Parole che restano immutate per secoli, e parole che cambiano forma più volte in una manciata di anni. Alcune parole sono effimere, altre millenarie. Altre parole, vecchie o nuove, riassumono in sé, nell’idea che esprimono, il senso di un’intera civiltà. Altre ancora sono reticenti e avare di sé, non si concedono in nessun modo: restano lì, mute e impenetrabili. Ci sono poi le parole che ci sussurrano nell’orecchio di essere le ambasciatrici degli infiniti suoni del mondo, e le parole che ci dicono che una lingua appartiene a chi la parla e la scrive e nessuno può arrestarne il corso (le prime ti suggeriscono appena qualcosa di sé; le seconde, nate per sbaglio, sono sopravvissute lungo i secoli). Tante di queste parole, anche astratte (come quelle che attengono alla sfera sentimentale), possiamo provare a immaginarle disegnandole, filmandole o fissandole in un gesto esemplare

Fondazione Monte dei Paschi di Siena

Sala Conferenze Stampa

Ore 16.00

Saluti di Carlo Rossi, presidente della Fondazione MPS

La Filiera del libro. Editori-autori, amici -nemici. Con Luca Betti

Dalla parte del lettore. L’editoria di qualità e gli orizzonti certificativi.Con Patrizia Pacini

Ore 17.00

Simone Bastianoni e Massimo Arcangeli, Il territorio che include. Tra fragilità e risorse

Conduce Massimiliano Bellavista

Sabato 29 ottobre

Parole da abitare, parole da custodire

Liceo classico E. S. Piccolomini

Ore 10.30 Aula Magna

Massimiliano Bellavista, Francesco Ricci, Un kung-fu dell’eloquenza.Evento in collaborazione con l’associazione Il Liceone

Castellina in Chianti

Ore 17.00 Museo Archivio Bianciardi (via delle Volte 33)

Le parole dell’archivio Bianciardi: storia di una famiglia tra il Quattrocento e il Novecento. Letture e approfondimenti a cura di Gaia Bianciardi Bastreghi e Massimiliano Bellavista. Modera Gaia Pianigiani, giornalista.

Il Museo Archivio di palazzo Bianciardi (MAB), situato nell’omonimo palazzo di Castellina in Chianti, custodisce un importante archivio che consente di ricostruire, a partire dal XIV secolo, la storia del territorio. Il materiale è stato appena riordinato e classificato grazie all’aiuto della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. Durante l’incontro saranno presentati documenti e testimonianze inedite di notevole interesse.

In evidenza

La Parola che non Muore Festival VII Edizione 14-16 Ottobre

14 e 16 ottobre 2022

LA PAROLA CHE NON MUORE. VII EDIZIONE

Tre giorni di incontri a Bagnoregio e Montefiascone
Parole (e cose) in rosa, giallo e “bianco pace


VII edizione

Direzione artistica: Massimo Arcangeli, Raffaello Palumbo Mosca
Direzione organizzativa: Diego Palma
Coordinamento generale: Fabio Di Nicola
Comitato scientifico: Edda Cancelliere, Milton Fernàndez, Riccardo
Gualdo, Pierluigi Mingarelli, Mario Morcellini, Carlo Pulsoni,
Ottavio Rossani, Gino Troli
Civita in giallo: Fabio Mundadori
Ufficio stampa : Massimiliano Bellavista

Coordinamento locale: Daniele Di Nicola e Edoardo Ottaviani
Coordinamento premio poesia “Caro poeta”: Patrizia Marchei
Contributi video: Gianni Gadaleto Media Partner: La Voce della Scuola
Diretta streaming: Gianluca Mei

Realizzazione grafica: Maddalena Giocondo e Stefano Palma


Di seguito alcune iniziative previste per l’edizione del 2022:

  • L’alfabeto dell’inclusione
    Un workshop rivolto alla scuola secondaria di primo grado che vuol essere un’esplorazione dei
    nuovi immaginari della contemporaneità per la ricodificazione “inclusiva” di alcune parole di suo corrente, al fine di potersi orientare consapevolmente e responsabilmente verso modi convergenti di stare nel mondo.
    Le parole per dire pace in tutte le lingue del mondo
    Gli studenti coinvolti girerebbero nel corso dell’anno scolastico in presa diretta un minuto Lumière, rappresentativo della parola scelta, che racconti una storia sulla parola-tema scelta. Ai migliori cortometraggi sarà assegnata, da una giuria istituita per l’occasione, e secondo la formula del premio, una dotazione in dizionari e altri materiali librari. I premi saranno conferiti nel 2023 nell’occasione della sesta edizione di una delle più importanti manifestazioni cinematografiche europee, il Filming Italy Sardegna Festival, dove l’iniziativa è stata lanciata ufficialmente il 12 giugno scorso (https://www.filmingitalysardegnafestival.it), in un evento dedicato nel corso del quale verranno proiettati i cortometraggi finalisti

Programma
Venerdì 14 ottobre

Bagnoregio, Auditorium Taborra
Ore 15.00
Culture da salvare, da trasmettere, da condividere
Luca Profili, sindaco di Bagnoregio, Civita, la “città che non vuole morire”
Francesco Bigiotti, amministratore unico di Casa Civita, Una residenza d’artista per il libro e la cultura
Luigi De Simone, imprenditore, Come far rinascere un antico borgo
Ore 15.30
Civita in giallo
Coordina Fabio Mundadori
Paola Barbato, L’inquietante lato oscuro della normalità Che succederebbe se all’improvviso i luoghi nei quali ci sentiamo più al sicuro si trasformassero in una trappola mortale? E come reagiremmo scoprendo che non siamo affatto pronti ad affrontare una

minaccia che proviene da qualcosa che consideravamo inoffensivo? È la normalità la vera minaccia dalla quale dobbiamo difenderci?
Katja Centomo, Emanuele Sciarretta, Se non puoi spiegare il noir, disegnalo Sette storie nere raccontate da due sceneggiatori (della serie 7 Crimini, Tunué), con la potenza del fumetto e la voce di un avvocato, per unire il diritto e la passione per il delitto. Sette storie per sette crimini

che aprono uno squarcio di luce nelle tenebre dell’animo umano.
Ore 16.15
Premio Visioni ad Aldo Cazzullo (Dante quotidiano)
Ore 17.00
Le parole per dire pace in tutte le lingue del mondo. Lancio del progetto. A cura della classe 3 B del polo liceale G. Mazzatinti di Gubbio,

coordinata da Giulia Nardelli e Nicoletta Rampini
Conduce Massimo Arcangeli


Programma
Sabato 15 ottobre


Bagnoregio, Auditorium Taborra
Ore 16.00
Sabrina Crosta, assessore al Bilancio e alle politiche scolastiche del Comune di Bagnoregio, Introduzione ai lavori
Sergio Talamo (Formez PA, direttore Comunicazione istituzionale e Relazioni con le Pubbliche Amministrazioni),

Un “Rinascimento” per la comunicazione al pubblico. Introduce Mario Morcellini, presidente del Consiglio scientifico Fondazione Roma Sapienza.

Coordina Marzia Sandroni, responsabile Comunicazione e Informazione AUSL Toscana del sud-est. Conclusioni di Raimondo Cagiano De Azevedo, già preside della Facoltà di Economia di Roma Sapienza

La voce della scuola
Ore 16.45
Mario Alì (già Direttore per l’Internazionalizzazione del Ministero dell’Istruzione), Massimo Arcangeli, Mario Morcellini,

Una scuola contro la povertà educativa
Conclusioni di Raimondo Cagiano De Azevedo

Ore 17.30
Le parole per dire pace in tutte le lingue del mondo. Lancio del progetto. A cura della classe 4 A del liceo classico Francesco Stabili di Ascoli Piceno, coordinata da Donatella Ferretti (assessore all’Istruzione del Comune di Ascoli Piceno)
Conduce Massimiliano Bellavista


Programma
Domenica 16 ottobre

Montefiascone, Borgo La Commenda
Ore 10.00
Luigi De Simone, Annibal Caro e la Commenda
Donatella Ferretti, assessore all’Istruzione del Comune di Ascoli, Una festa per la scuola
Elisabetta Ferrari, DIVERSITY. L’importanza della diversità culturale

La voce della scuola
Ludovico Ottolina (Unione degli Studenti), Giorgia Cirelli (Giovani Democratici, GD), Un manifesto per gli studenti e le studentesse

Ore 10.45
Montefiascone in giallo
Paolo Regina, Non solo polizia Gli investigatori in uniforme (e non) nel mondo del giallo e del noir.
Introduce Pina Masturzo
Ore 11.15
Poetesse sul podio
Flaminia Colella (consegna del premio Caro Poeta per il 2022). Letture di Debora Caroscioli e Gianni Pontillo.
Coordinano Rosetta Martellini e Marina Morbiducci (giurate del premio Caro Traduttore)
Ore 12.00
Patrizia Marchei Romano, Ragazze per sempre
Introduce Massimo Arcangeli
Ore 12.30
Premio Visioni ad Adriana Pannitteri
Introduce Beatrice Curci (associazione GIULIA, GIornaliste Unite LIbere Autonome)

In evidenza

Un corto di successo sceneggiato da un racconto breve. Vinciamo al Filming Italy Sardegna Festival

Grazie alla Giuria del Filming Italy Sardegna Festival e alla Cesena Film Academy. Bella esperienza sceneggiare un racconto breve. Sembra che sia da ripetere visti i risultati.

Grazie a Tiziana Rocca e Massimo Arcangeli.

Grazie ai ragazzi di Libri allo Specchio che ci hanno creduto. Grazie al Liceo Tasso

Riproduco di seguito l’annuncii che è appena uscito

Una foto della bellissima cerimonia di premiazione che si è svolta ieri alla Cesena Film Academy, con Gian Paolo Mai e i suoi straordinari ragazzi. Ho consegnato ai vincitori il premio che abbiamo assegnato in giugno nell’ultima delle quattro serate della quinta edizione del Filming Italy Sardegna Festival di Forte Village e Cagliari, una sintesi delle quali è stata trasmessa in seconda serata da Rai Due. Con noi, in collegamento, c’era anche Tiziana Rocca, ideatrice, organizzatrice e direttrice artistica della manifestazione con cui sono davvero orgoglioso di collaborare dalla prima edizione del festival.

Aumentano intanto le scuole di tutta Italia che hanno aderito al progetto sulle parole per dire “pace” in tutte le lingue del mondo. Era proprio la pace il tema portante del premio e del corto vincitore e degli altri due corti che ai sono piazzati al secondo e al terzo posto (emetteremo a breve il comunicato stampa). Questa la classifica:

1. “Brother”, realizzato dagli studenti della Cesena Film Academy sotto la sapiente guida e la supervisione di Mai e di altri insegnanti dell’accademia. Un bellissimo cortometraggio a più voci il cui intreccio di sguardi e di corpi è di una rara potenza espressiva e di una grande efficacia comunicativa.

2. “Libri allo specchio (La pace è negli occhi di chi guarda) “, tratto da un racconto breve di un volume (‘Libri allo specchio”) curato da Massimiliano Bellavista. A realizzare il corto gli studenti della IV E del liceo Tasso di Roma con la supervisione della prof.ssa Patrizia Concetti e dello stesso Bellavista.

3. “Sasha & Martina”. Una bella storia di amicizia fra una ragazzina italiana e una bambina ucraina. L’autrice, la quindicenne Martina Palma, è una studentessa del liceo Euclide di Cagliari al tempo iscritta a un istituto di Napoli.

In evidenza

FESTA DELLA SCUOLA ASCOLI 2022

LA FESTA DELLA SCUOLA

“La Festa della Scuola”

(Ascoli Piceno, 6-9 ottobre 2022)

“La Scuola Secondo me”. Potrebbe essere il titolo di un libro, ed esprime nei fatti un desiderio recondito, un sogno, un obiettivo spesso coltivato da chi vive la scuola. Nasce da questa semplice frase “La festa della Scuola”, un evento culturale organizzato da Massimo Arcangeli, responsabile dell’associazione La Parola che non Muore, in collaborazione con l’associazione La Voce della Scuola di Diego Palma. La Festa della Scuola, giunta alla sua seconda edizione (www.lafestadellascuola.it), si terrà anche quest’anno, nei giorni compresi fra il 6 e il 9 ottobre 2022, ad Ascoli Piceno. Questo il tema portante dell’edizione di quest’anno: inclusione, fragilità e bisogni “speciali”. Fra gli altri temi che saranno affrontati: il decreto 36/2022 e il reclutamento del corpo docente; la politica scolastica e la scuola futura; i docenti precari, “ingabbiati” e “immobilizzati”; trasparenza, sicurezza, programmazione e dispersione scolastica; didattica, cultura scolastica, saperi disciplinari.

All’evento prenderanno parte docenti, studenti, famiglie, gruppi di coordinamento e associazioni di categoria, sindacati, giornalisti e rappresentanti della politica. Il nostro principale obiettivo, perché la scuola esca dal suo isolamento, è di progettare lascuola di domani partendo dai problemi del presente, di lavorare tutti insieme per la ricostruzione di un sistema scolastico che valorizzi il lavoro degli insegnanti, che ne riconosca e ne salvaguardi la professionalità, che metta in primo piano i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Una scuola unilaterale, separata dalle vite dei giovani, ne favorisce la dispersione; una scuola che coinvolga attivamente gli studenti al fine di contribuire a migliorarla li richiama invece a sé, e quegli studenti così non si perderanno (né oggi, a scuola; né domani, all’università o nel mondo del lavoro). Solo così si può puntare seriamente a una scuola che, anziché essere considerata un costo, possa rappresentare per lo Stato italiano, come per qualunque nazione abbia a cuore l’istruzione, la formazione e l’educazione alla cittadinanza, il suo più grande investimento. Una scuola che riparta dalla cultura, il vero capitale da tutelare e incrementare

Si ricorda al personale della scuola interessato a partecipare alla manifestazione che, in base dell’art. 64 del CCNL, è previsto l’esonero del servizio. Il personale di ruolo, per iscriversi, dovrà accedere allapiattaforma SOFIA e digitare il codice 76735 (per ulteriori informazioni si può inviare un messaggio WhatsApp al numero 3209326963  o una mail all’indirizzo segreteriafestadellascuola@gmail.com; sarà cura del responsabile del procedimento, il prof. Palma, rispondere alle istanze pervenute). L’ente di formazione accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, l’associazione Per la scuola della Repubblica, rilascerà a tutti gli insegnanti un attestato di partecipazione (frequenza minima necessaria: i tre quarti degli eventi previsti) per l’inserimento dell’attività svolta nel relativo fascicolo formativo. Un analogo attestato sarà rilasciato anche agli studenti e alle studentesse partecipanti.

La vulnerabilità tra tutela e valorizzazione

PROGRAMMA

6 ottobre

Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione/Chiostro di San Francesco

Ore 14.30

Saluti istituzionali

Marco Fioravanti, Sindaco del comune di Ascoli Piceno

Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche

Claudio Pettinari, Rettore dell’Università di Camerino

Marco Ugo Filisetti, Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della regione Marche

Ore 15.00

Un libro-manifesto per la scuola del futuro

Bianca Chiesa, Manifesto degli studenti

Donatella Ferretti, Il docente prossimo venturo

Carla Sambrotta, Dai compiti a casa ai compiti (intelligenti) a scuola

Luca Malgioglio (Agorà 33), Per un’altra scuola

Anita Pelaggi e Giusy Versace, Una nuova rete associativa: Leinet

Michele Zannini e Gioconda Martucci, Concorsualità e trasparenza

Ore 16.00

La scuola e il territorio. Fragilità e risorse

Valerio Temperini, Il ruolo dei giovani per lo sviluppo territoriale

Graziano Leoni, Educazione e valorizzazione del talento

Ore 16.30

A tutela di una scuola sempre più fragile. Tavola rotonda

Ivana Barbacci (Cisl, Segretario generale scuola; on line), Giuseppe D’Aprile (Uil Scuola, Segretario generale),Alessandro Rapezzi (Fil Cgil, Segretario nazionale FLC CGIL), Silvia Silvestri (SNALS-Confsal, Segretario provinciale), Orazio Ruscica (Federazione Gilda-Unams, Presidente nazionale), Ornella Cuzzupi (Ugl, Segretario generale), Edoardo Recchi (Cobas, esecutivo nazionale), Daniela Rosano (Anief, Segretario generale)

Modera Diego Palma

Ore 17.30

Le piccole associazioni sindacali a supporto territoriale

Gerardo Fania (Fedal Segretario generale), Davide Lercara (Confasi Nazionale, Segretario generale), Giacomo Vitale (Adesso Scuola, Segretario generale)

Modera Diego Palma

Ore 18.00

L’edilizia scolastica. Fra emergenze e investimenti

Cristina Costarelli (Dirigente scolastica, Presidente Associazione Nazionale Presidi per il Lazio) e Sabrina Vallesi (Dirigente scolastica)

Modera Massimiliano Bellavista

7 ottobre

Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione/Chiostro di San Francesco

Ore 14.30

IdeaScuola. La scuola in sicurezza. La qualità dell’aria

Giorgio Bonanno (on-line) e Stefania Sambataro

Ore 15.00

Massimo Arcangeli e Vincenzina Salvatore, Questi concorsi (“ammazzaprecari”) non s’avevano da fare

Modera Valentina Santarpia (“Corriere della Sera”)

Ore 15.30

Per la scuola della Costituzione: educazione civica, diritti umani, stabilizzazione

Doriana D’Elia (Presidente CNDI, Comitato Nazionale Docenti Immobilizzati), Angela Mancusi (CNDV, Comitato Nazionale Docenti Vincolati), Marco Mangiaterra (docenti specializzati o abilitati all’estero) Luciana Notarfranco (docenti di ruolo ingabbiati di ogni ordine e grado), Simona Morucci (Collettivo Nazionale Docenti), Damiana Pellegrini (APIDGE, Associazione Professionale Insegnanti Scienze Giuridiche ed Economiche), Margherita Stimolo (CNDA, Coordinamento Nazionale Docenti Abilitati)

Modera Diego Palma

Ore 16.30

L’inclusione linguistica e i diritti delle persone. Problemi e strategie

Andrea De Benedetti, Maria Lippiello, Odisseo R. Longobardi Zingarelli

Libreria Rinascita

Ore 17.00

Augusto Di Stanislao, Controvento. Riflessioni sull’adolescenza.

Introduce Donatella Ferretti Modera Laura Ripani (“Corriere Adriatico”)

Ore 18.30

Marco Ferrari, Il cellulare a scuola. Li educhi, li eviti o li ecciti? La fioritura dell’adolescente

Foyer del teatro Ventidio Basso

Ore 21.00

Trifone Gargano, “Io non Enëa, io non Paulo sono”. Ma allora chi sono? Lo smarrimento dell’eroe

Ore 21.30

Giada Trebeschi e Giorgio Rizzo, I miti vulnerabili

8 ottobre

Auditorium Cellini, Polo Sant’Agostino

Introduce e coordina Donatella Ferretti

Ore 15.00

Antonio Carnevale (on line), Tecno-vulnerabili. Per un’etica della sostenibilità tecnologica

Ore 16 .00

Carlo Carboni, “La vita verosimile”. Di chi è il volto che vediamo riflesso sui nostri smartphone e tablet?

Ore 17.00

Marco Moglie, Vita da smartphone” Stiamo uccidendo la nostra intelligenza?

Ore 18.00

Cesare Catà, Attimi fuggenti. Lo scontro tragico tra Keating e òa scuola moderna)

Teatro dei Filarmonici

Ore 21.00

Premio Luca Serianni. Il segno verde.

Introduce Massimo Arcangeli. Con Elena Serianni

Ore 21.30

Vincenzo Zitello e Andrea Yanez Gasparrini, Areamantica. Un viaggio nel mondo alchemico

9 ottobre

Palazzo dei Capitani del Popolo, Sala della Ragione

Ore 16.00

Rossano Ercolini, “Il bivio”. Manifesto per una rivoluzione ecologica

Ore 17.00

Ilaria Brugnotti, “Vincenti. Storie di ginnasti coraggiosi”. Storie di sacrifici, rigore, fatica e lacrime. Con Greta Riccardi e Jiulieta Cantaluppi

Ore 18.00

Premio per giovani “speciali”. Con Salvatore Nocera (FISH; on-line) e Pierangelo Cappai (Diversamente onlus; on-line).

Coordina Flavio Nardini (“Il Resto del Carlino”)

In evidenza

Anatomia di un racconto: Piglia,o dell’osare nello scrivere.

Ci eravamo lasciati a Gennaio con Keret ( nr 10 ) . L‘ undicesima puntata di Anatomia di un racconto, a cura di Mirko Tondi ( QUI I PRECEDENTI NUMERI Nr 1, Nr 2, Nr 3,  Nr 4, Nr 5;Nr 6 ; Nr 7; Nr 8; Nr 9) ci parla di Ricardo Piglia. Ci sono scrittori- Sistema e scrittori- Paese. Ovvero scrittori capaci di andare oltre sè stessi e costruire oltre sè stessi un nuovo ambito letterario, e scrittori capaci di rappresentare un’epoca o o un luogo. Piglia è davvero un buon esempio di queste categorie se si pensa quello che ha rappresentato per l’Argentina (invitiamo a leggere ‘Respirazione artificiale’) e la qualità notevolissima della sua produzione letteraria. Interessante la sua produzione, interessantissima la sua vita, da essa non scindibile ma anzi ad essa intimamente legata, il suo percorso personale evidenzia la capacità, purtroppo piuttosto rara in scrittori e intellettuali, di apprezzare e far conoscere nel suo paese la letteratura internazionale e di sperimentare con coraggio, sempre e comunque, scommettendo con convinzione sulla scrittura propria e altrui. Si evidenzia anche quella caratteristica visione ‘antologica’ della propria scrittura, che in fondo non faceva distinzione tra racconto breve, romanzo, recensione e saggio perchè mirava soprattutto a mettere in luce la qualità espressiva e la validità dei contenuti, indipendentemente dalla forma letteraria di volta in volta prescelta. Scrittore anche intimamente legato all’Italia (ebbe a dire ‘Ai miei studenti di Princeton, racconta Ricardo Piglia, scherzosamente dico d’ essere uno scrittore italo-argentino. In realtà l’ Italia l’ ha conosciuta per lo più attraverso i racconti dei famigliari, migranti piemontesi, oltre che con le parole dei poeti, come accade ad ogni vero legame: «quando iniziammo a pubblicare – ricorda – io e i miei amici sapevamo a memoria i versi di Ungaretti, Saba e Montale».) Piglia è nato in un luogo letterario, Adrogué, il sobborgo di Buenos Aires in cui Borges scrisse e ambientò alcune delle sue opere. Il racconto integrale si può trovare qui . Grazie Mirko

Anatomia di un racconto – La pazza e il racconto del delitto

Partiamo da una considerazione non indifferente: con questa storia lo scrittore argentino Ricardo Piglia vinse nel 1975 il primo premio in un concorso per racconti polizieschi, nella cui giuria c’era nientemeno che Jorge Luis Borges; il premio, nello specifico, consisteva in un viaggio a Parigi e in un soggiorno per quindici giorni in un albergo di prima fascia. L’incipit, con quei tre aggettivi in serie,  potrebbe ricordarci un altro grande inizio, quello dell’Ulisse di Joyce, che ne contava due ma altrettanti potenti ed evocativi: “Solenne e paffuto” (o “Imponente e grassoccio” a seconda delle traduzioni, vedete voi quali scegliere). In questo caso la descrizione del personaggio di Almada (che, badate bene, avvia la vicenda ma poi nel prosieguo dell’intreccio si defila e viene richiamato solo indirettamente) comincia con “Grasso,

trasandato e malinconico” e continua con un affondo nel suo stato interiore: “Almada si sentiva smarrito, pieno di paura e disprezzo”. Poi sopraggiunge in lui il ricordo di Larry, la donna con cui ha avuto una relazione, e che a più riprese viene descritta senza sconti, così: “la pelle avvizzita, le occhiaie […] altezzosa, ubriaca, indifferente […] il profumo maligno.” L’uso degli aggettivi, già da quello che si intuisce nelle prime righe, è per l’appunto mai banale, anzi studiato, sopraffino. Sentite qua, per esempio: “All’angolo, il locale New Deal era una macchia ocra, corrosa, ancora più pervertita nella bruma delle sei del pomeriggio”. Di nuovo un tris di aggettivi, qui utilizzati a creare un climax ascendente. Almada trova una donna che dorme sdraiata a terra, avvolta negli stracci, e la tocca con un piede. La donna si chiama (la chiamano) Anahí (poco dopo lei si definirà “La peccatrice, la gitana”). Gli chiede dei soldi, e lui cosa le risponde? “Va bene. Se ti inginocchi e mi baci i piedi ti do mille pesos” (si ha già la caratura del personaggio in questa battuta, emerge in un attimo tutta la sua psicologia sorretta dalla depravazione e dal desiderio di prevaricare le donne e tenerle sotto il proprio dominio; già poco prima, pensando a Larry, era stato tentato di “entrare nel cabaret e trascinarla fuori per un braccio e schiaffeggiarla finché non gli avesse obbedito”). Le agita la banconota davanti agli occhi. Lei temporeggia, lui insiste. Poi la donna lo fa. “Lui la squadrò dall’alto, imponente, uno scintillio umido negli occhietti da gatto.” A questo punto le porge i soldi e le dice di comprarsi un profumo. Lui si allontana verso il locale da ballo e lei, “la pazza”, intanto canta la macarena.

Entra ora in scena Antúnez, il protettore che vive con Larry. Quindi un’anticipazione, “i segni della morte nei cassetti aperti”, e un messaggio d’addio sullo specchio scritto col rossetto in maniera tremolante e frettolosa. Secondo e ultimo capitoletto: ecco Emilio Renzi, alter ego di Piglia (non dimentichiamo difatti che il vero nome dello scrittore era all’anagrafe Ricardo Emilio Piglia Renzi). “A Emilio Renzi interessava la linguistica ma si guadagnava da vivere scrivendo recensioni sul giornale El Mundo”, e poi nel descriverlo l’omaggio al suo massimo riferimento artistico, un altro grande autore argentino: “quell’aspetto assorto e un po’ metafisico che lo rendeva simile ai personaggi di Roberto Arlt”. Emilio deve sostituire il collega malato, che si occupa di cronaca nera: c’è da raccontare la notizia dell’omicidio di Larry. L’incarico viene conferito a lui dal “vecchio Luna”, il suo capo, perché quest’ultimo “pensò che costringerlo a immischiarsi in quella storia di prostitute da quattro soldi e papponi gli avrebbe fatto solo bene”. Il corpo della donna viene ritrovato dietro il locale in cui lavorava, è stata uccisa a coltellate. L’unica testimone è la mendicante che Almada aveva incontrato all’inizio. “Quando l’avevano trovata stava cullando il cadavere come se fosse una bambola e ripeteva una storia incomprensibile”. Viene arrestato subito Antúnez e tutto sembra già risolto. Renzi inizia a fare le sue indagini finché avviene l’incontro con la pazza, la quale dà vita a flusso di coscienza delirante quanto risolutivo. L’enigma infatti è nelle parole (riporto il dialogo esponendo la logica con cui il protagonista arriva alla soluzione, non tanto la soluzione stessa: “È la pazza che lo dice: la pazza che da almeno dieci ore ripete sempre le stesse cose senza dire niente. Ma proprio perché ripete le stesse cose la si può comprendere. C’è una serie di regole in linguistica, un codice che si usa per analizzare il linguaggio psicotico”. Attenzione, adesso: la vera sorpresa non è la scoperta della verità da parte di Renzi ma ciò che viene dopo, uno scoppiettante susseguirsi di colpi di scena, comprese le ultimissime righe, che rimandano a un finale circolare. Terminata la lettura, si rimane increduli: davvero questo è un racconto, oppure è un romanzo condensato con abile mestiere in dieci pagine? Appare evidente che contenga molto di più di quello che ci viene narrato, ed è un racconto sporco, scorretto, malato, di quelli che oggi sarebbe difficile scrivere e, ancor di più, farsi pubblicare. Come mi piace ripetere: scrivere significa soprattutto osare. E Piglia qui l’ha fatto in modo eccellente. Borges e soci ci avevano visto sicuramente giusto a conferirgli il primo premio.

In evidenza

Il senso del perdono

Parlare del senso del perdono oggi.

Ho scritto su questo e nei prossimi giorni ne parleremo. Sono stati due mesi intensi. A breve nuove traduzioni di Equilibrium ( in francese la prima).

Il racconto breve con l’omonimo titolo è stato pubblicato e sarà distribuito in cartaceo Lunedi durante il dibattito

a seguire la splendida musica di Giacomelli

In evidenza

Libri allo specchio a ‘Il posto delle parole’

Al bellissimo libro uscito è seguito molto interesse.

Ora abbiamo sceneggiato e preparato un corto davvero molto forte su cui a breve torneremo.

Qui una bella intervista per cui ringrazio Livio Partiti de ‘Il posto delle parole

https://www.spreaker.com/user/il-posto-delle-parole/max-bellavista-costanza-canale?fbclid=IwAR2-pRS-PMqfd69917sQ1zuxqZ5TWMnSwUzS_tsoy2Alpha232zjBw8RhHw
In evidenza

Banane e lampone

Qualche articolo di alleggerimento degli ultimi tempi. Il Banana Index (che però sarebbe da fare) e canzoni banali e stereotipate spacciate per hit

https://www.sound36.com/banana-index/
https://www.sound36.com/supermodel/

Ma, libri a parte, si fanno anche cose serie (lo sono per me anche quelle sopra) ed è stato bello parlare di giovani, politica e civismo con un bel think tank di esperti, argomentando su cosa ‘rleggere’ o ‘riscirvere’ di questi anni.

In evidenza

Esce ‘Libri allo specchio’

Dopo alcuni mesi di lavoro il libro ‘Libri allo specchio’ vede la luce. Per una volta, non si è solo ‘parlato’ di libri e lettura ma i ragazzi hanno costruito, editato e promosso un vero libro.

Chi l’avrebbe mai detto? Siamo i 24 studenti della classe IV E del Liceo Ginnasio T. Tasso di Roma e manca davvero poco alla pubblicazione del nostro primo libro “Libri allo specchio”, realizzato
nell’ambito del progetto di PCTO Libri allo specchio, promosso e finanziato dalla Regione Lazio.
A partire dal 10 novembre 2021 abbiamo lavorato insieme e a lungo affinché il progetto,
propostoci dalla nostra Professoressa di Lingua e Letteratura Italiana Patrizia Concetti, desse
grandi soddisfazioni a noi ragazzi e ai nostri docenti: il Professore Massimiliano Bellavista, l’editor
Carlo Bolli, la scrittrice Sylvie Freddi e la giornalista Annalisa Nicastro, i quali ci hanno
accompagnati in questo percorso.
Il progetto si è svolto prevalentemente attraverso lezioni pomeridiane a distanza, circa due volte al mese, in cui abbiamo affrontato le più svariate tematiche legate alla lettura e alla scrittura,
focalizzandoci sui racconti brevi, sulla struttura e la composizione di un articolo, sulla scrittura
online – tanto vicina a noi giovani –, ma anche sull’aspetto editoriale che precede la pubblicazione di un testo e su tanto, tanto altro. Tra una lezione e l’altra, poi, siamo stati noi a cimentarci nella produzione di racconti e recensioni originali. Nella settimana di PCTO in presenza, compresa tra gli scorsi 21 e 25 febbraio, le lezioni si sono svolte tra i banchi della nostra aula e, nonostante sia stata per noi una settimana “lavorativa” con incontri dalla mattina fino al pomeriggio inoltrato, concordiamo tutti su quanto sia stato stimolante tornare a lavorare in gruppo guardandoci negliocchi e non attraverso uno schermo.
E adesso, giunti quasi alla fine di questo arricchente percorso, non vediamo l’ora che l’Editore “Il
Seme Bianco” pubblichi il libro che vede protagonisti tutti noi e i racconti individuali o di gruppo
scritti nel corso dell’anno. Alcuni speriamo riescano a strapparvi una risata, altri una lacrima, altri
un’espressione di sgomento… insomma, non vi annoierete!
Il progetto terminerà il 6 giugno alle ore 14:30 con la presentazione del libro presso la nostra
scuola, il Liceo Ginnasio T. Tasso.
Per concludere, ci teniamo a ringraziare tutti coloro che ci hanno guidati nel progetto tra pagine di libri, confronti e scambi tra generazioni, stimolando la nostra creatività e avvicinandoci ancora di più al mondo della scrittura. Vi aspettiamo in libreria!

In evidenza

Sulla bellezza dei libri sbagliati

Un articolo per gli amici di Ediciclo e in generale, sulla bellezza degli errori. Intanto Il Kung Fu della lingua …https://www.betti.it/product/il-kung-fu-della-lingua-2/

La bellezza
di un libro
“sbagliato”

di Massimiliano Bellavista
Ediciclo sfrutta un refuso
a suo vantaggio, in un libro
che esalta la natura

Nel nostro mondo, ci sono errori dappertutto, e il mondo delle parole e dei libri non può certo fare eccezione: persino nella prima edizione della nostra Costituzione si trovano refusi (ne abbiamo anche parlato qui), come del resto nelle prime versioni a stampa della Bibbia.
Se ci sono errori in questo tipo di testi, sorvegliatissimi, non dovrebbe sorprendere che la cosa capiti anche nel mondo editoriale, anche presso quegli editori medi e piccoli italiani, e sono tanti, che della qualità materiale di ciò che immettono sul mercato fanno il loro vanto alla stressa stregua dell’attenzione ai contenuti letterari. È accaduto anche a Ediciclo, brillante e dinamica realtà editoriale italiana di cui ci siamo recentemente occupati su queste pagine. E siccome la storia è peculiare quanto il libro di cui trattiamo, peculiare ed inscindibile da esso a cominciare dalla veste editoriale, vale la pena parlarne di pari passo.

Una sorpresa (s)gradita
Dopo due fortunati testi quali Del camminare e altre distrazioni. Antologia per viandanti e sognatori del 2017 e Dell’andare in bicicletta e altre divagazioni. Antologia per ciclisti e sognatori del 2020, non è un caso che proprio il 2020, quell’annaccio, eserciti ancora per una volta il suo malevolo influsso anche sul programmato terzo libro della serie, che così bene la completa. Dell’andare in montagna e altre amabili ascensioni. Antologia per escursionisti e sognatori (Ediciclo, pp. 176, € 22,00), curata da Francesca Cosi e Alessandra Repossi, con la Prefazione di Linda Cottino e con le illustrazioni di Giulia Neri, questo bel libro che suggeriamo a tutti, è stato appunto l’involontaria e innocente vittima di un errore. Scrive l’editore, in una pagina apposita del sito: «In casa editrice ci stavamo già pregustando l’uscita della nostra piccola strenna natalizia, quando… aprendo la primissima copia arrivata in redazione “fresca di stampa”, iniziamo a sfogliarla – e l’annusiamo, dobbiamo ammetterlo, ci ficchiamo proprio il naso dentro le pagine, ogni volta che arriva un libro nuovo, come fosse la prima volta – poi apriamo le prime pagine per verificare se tutto torna, se i colori sono giusti, se al tatto è piacevole, finché l’occhio cade sulla parte finale della prefazione. Ci accorgiamo subito che qualcosa non quadra: come mai tutti questi termini legati alla bicicletta? Ma non era un libro sull’andare in montagna? Che strano… Allora giriamo pagina ancora, torniamo indietro e notiamo altri termini legati alla bicicletta come “velocipede”, “ciclisti”, “manubrio”, “due ruote” e poi l’amara scoperta: increduli e un pochino spaesati ci accorgiamo che l’inizio dell’ultimo paragrafo a pagina 9 inizia con una bella lettera minuscola, così: “nobiltà del cavallo alato”. NOOOOOO!».
Insomma, per farla breve accade che in calce alla Prefazione della giornalista Linda Cottino sia rimasto, come un virus insidioso e nascosto allo sguardo anche più attento, un brano della Prefazione della precedente antologia, quella dedicata alla bicicletta e a firma di Marco Pastonesi. Ed ecco che l’editore immagina una via di uscita da questa situazione bella, creativa ed efficace quanto il contenuto del libro.

Un piccolo errore dentro un ottimo libro
Spesso, spessissimo nelle recensioni non ci si cura per niente del fatto che prima di tutto il libro ha una sua materialità. Ben lo si comincia a capire oggigiorno, in un periodo di rarefazione di lettori e lettrici, e ce ne siamo occupati anche di recente dedicando un articolo a Testo, fiera libraria fiorentina dedicata al libro e in special modo al prodotto librario/editoriale: il libro è prima di tutto un prodotto, un prodotto complesso e articolato. E allora un bel volume comincia anche da questo: in primis un’attraente veste grafica, e il libro di cui parliamo ce l’ha, poi una bella copertina e delle incisive illustrazioni, e qui non mancano proprio e… un errore che subito lo trasforma in un oggetto da collezione. Quale migliore esempio dell’importanza della materialità di un libro? «Dopo tanto discutere in redazione – lo ristampiamo? lo mandiamo al macero? lo teniamo così? beh dopotutto al libro non manca nulla, semmai ha qualcosa in più – abbiamo deciso che non sarebbe stato giusto nei confronti del pianeta sprecare 850 kg di carta dato che tanta ne era servita per questa prima edizione. Così, dopo aver consultato alcuni addetti ai lavori e aver ascoltato le loro preziose opinioni, abbiamo deciso che il volume sarebbe stato comunque distribuito così com’è, unico nel suo essere imperfetto». E secondo noi gli autori e l’editore hanno avuto perfettamente ragione a dire questo. Del fatto se ne sono occupati in tanti, conosciamo qualcuno che il libro lo ha ordinato per conservarlo nella sua confezione, dove è riportato per mezzo di un adesivo rimovibile questo episodio e il suo messaggio potente di unicità, come se si trattasse di un Gronchi rosa, di un oggetto da collezione. Insomma, in una parola, evviva il libro che sopravvive agli errori, anzi li trasforma in valore!
D’altronde cos’altro come l’errore può contribuire meglio della versione corretta a rendere memorabile un passo, una storia o un concetto: se l’errore materiale può rendere un libro rarissimo, l’errore editoriale può essere addirittura fonte di ispirazione. Si potrebbe dire che l’errore gioca in letteratura il ruolo che la mutazione genetica gioca nel Dna e che in fondo la selezione naturale la opera il lettore, stabilendo ciò che da errore diviene genialità e normalità e ciò che invece si perde nell’oblio.
La storia è piena di questi episodi curiosi, che vi invitiamo senza meno ad approfondire: a cominciare dall’illustre Robinson Crusoe (dove di errori ce ne sono molti e assai famosi ma questo non altera la bellezza dell’opera) l’errore è parte insopprimibile e quasi necessaria di molti celebri volumi e del loro fascino, tanto che si potrebbe scrivere una storia dell’errore letterario (non sarebbe tempo sprecato).

Una bella antologia
Il volume dal punto di vista dei contenuti ha vari meriti: cominciamo senza dubbio dai tre racconti inediti, pubblicati per la prima volta in Italia di George Sand, Mark Twain e Mary E. Wilkins Freeman. Potremmo anche citare il merito indubbio di aver saputo rivitalizzare e nobilitare in modo originale il concetto di antologia.
Inoltre il libro rappresenta l’ennesima dimostrazione del fascino della letteratura che parla di viaggi e di contemplazione della natura. È la montagna, in tutte le sue declinazioni materiali o immaginarie, la vera protagonista di questo volume che permette al lettore di arrampicarsi sulle vette più alte in cordata con i più grandi autori della narrativa internazionale da Emilio Salgari a Alexandre Dumas, da Jack London a Victor Hugo. Ogni ascensione letteraria è caratterizzata da uno stile, una testimonianza, un personaggio che graffia sensibilità e sentimenti del lettore, giocando su tutte le corde, anche quelle dell’ironia.
Insomma un testo da raccomandare per chi vuole essere in sintonia con la natura in tutti i sensi, anche in quello non trascurabile e spiritualmente appagante di aver contribuito a salvaguardare l’ambiente evitando che un errore “uccidesse” un libro trasformandolo in una triste quasi tonnellata di rifiuti da smaltire.

Massimiliano Bellavista

(www.bottegascriptamanent.it, anno XVI, n. 175, aprile 2022)

In evidenza

Esce Il Kung Fu della lingua

Dopo un annetto buono di lavoro ecco un qualcosa, credo, di veramente nuovo sul mercato. I n ogni caso risponde, speriamo, alle richieste che ci arrivavano dal campo, cioè dagli utenti dei corsi che facciamo in giro per l’Italia.

Tra l’altro ringrazio l’Editore anche perchè si tratta di un libro, cosiddetto, ‘esteso‘, ovvero pubblicato con logiche moderne al di là degli stessi contenuti, ad esempio con componenti mutimediali accessibili tramite i vari QR Code, una landing page sul sito dell’editore stesso e contenuti aggiuntivi aggiornati mensilmente. Ma si tratta, se si vuole, anche di un vero corso di scrittura ed eloquenza, con la possibilità di vedersi pubblicati gli scritti migliori.

Insomma crediamo un ottimo rapporto costi/benefici per cui se potete, compratelo! O meglio pazientate ancora qualche giorno perchè è in fase di ditribuzione cartacea e digitale proprio adesso.

http://www.toscanalibri.it/it/shop/il-kung-fu-della-lingua_7756.html

In evidenza

Equilibrium in giro per le presentazioni: il mondo della letteratura bilingue e la sua grande utilità.

Fase italiana del giro di presentazioni (essendo il libro bilingue) di EQUILIBRIUM (https://massimilianobellavista.wordpress.com/2022/02/17/equilibrium-iniziano-le-presentazioni-nelle-scuole-e-non-per-chi-fosse-interessato/)

Alcuni appuntamenti, eccetto quelli nelle scuole che non sono pubblici, a Como e Bergamo tanto per cominciare. Se interessati ad appuntamenti, chiamate o scrivete a bellmaxi@tin.it o all’Editore

In evidenza

La guerra in città, la guerra nelle parole: Żadan,Nikitin,Gogol’.

Il 29 p.v. toccheremo aspetti di cui si parla poco. Ma che rappresentano anch’essi uno dei risvolti di questa tremenda situazione. C’è una guerra che si gioca e si dipana anche tra parole e pagine lettterarie. Ci sono scrittori in pericolo, scrittori contesi tra culture, scrittori lacerati nella loro anima e nel loro vissuto quotidiano. Grazie a chi ha voluto organizzare. Se volete, partecipate.

Ucraina: la guerra nelle città e le parole della pace. Incontro con Massimiliano Bellavista e Mirko Tondi

Siena il 25/03/2022 – Redazione

Scriveva Dostoevskij in Memorie del sottosuolo: “Dunque l’uomo ama costruire e tracciare strade, è pacifico. Ma da che viene che ami appassionatamente anche la distruzione e il caos?”. La domanda si ripropone drammaticamente oggi, ad un mese dall’inizio della guerra in Ucraina i cui esiti segneranno comunque nuovi assetti geopolitici. Toscanalibri ritiene opportuno riflettere su questo frangente della storia e lo farà nel modo che più le è proprio, attraverso la letteratura. Per come la parola scritta testimoni sempre – talvolta anticipandoli – i mutamenti storici. Ne riveli contraddizioni, verità, menzogne, idee, sentimenti, aspirazioni. Per come la parola possa giungere a pacificare, a salvare. Perciò martedì 29 marzo alle 18,30 è stato organizzato un incontro in diretta streaming, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Toscanalibri, sul tema “Ucraina: la guerra nelle città e le parole della pace”. Nell’occasione Massimiliano Bellavista e Mirko Tondi, moderati da Luigi Oliveto, metteranno a confronto le esperienze letterarie di scrittori contemporanei ucraini, russi e italiani.